domenica 1 aprile 2018

Gli amici di Ali

Vladimir Putin:....Secondly, we see that regrettably false stories are appearing in the social media, including foreign ones, with a view to sowing panic mistrust and setting people against each other. Needless to say, this should not be allowed under any circumstances. 
.....And one more point. As usual, this investigation must be as objective as possible but it must also be transparent. If you plan to go to Kemerevo on Saturday, and hold a meeting there – the presidential envoy has already met the victims and you should meet them as well. Talk to them, hear what they think about this and how they visualize the development of the situation so you can use it during the preliminary investigation.  Kremlin.ru 28 March 2018

Foto Следственный комитет РФ 


Creato nel 2006 all'interno dell'ufficio del procuratore Chaika per riequilibrare i poteri dell'apparato investigativo-giudiziario russo, e reso autonomo nel 2010, nel comitato investigativo l'allora presidente Medvedev vide l'opportunità per trarne vantaggio attraverso un po' di pulizia interna.
Ma Alexander Bastrykin, che lo presiede sin dalla sua istituzione, è da sempre uomo di Putin e come tale si è mosso. In realtà non avrebbe molti poteri più di quanti possano essere consentiti ad un fido cane da guardia. E ha in personaggi del calibro di Patrushev, acerrimi nemici. Dalla sua però, pare vantare grandi ambizioni.
L'unica agenzia rimasta indipendente in materia d'investigazione, e anche rispetto ai giochi di potere tra i vari clan interni al Cremlino, è l'Fsb. Il modo ancora più aggressivo rispetto al solito, con il quale ha operato Bastrykin in fase pre-elettorale ed oltre, sarebbe secondo gli esperti parte del piano per azzerare proprio l'agenzia di Bortnikov (un altro che non lo ama molto) e inserirla in un organismo unico ovviamente da lui presieduto. Per realizzare questo obiettivo Bastrykin si sta trasformando da fustigatore di giornalisti e attivisti a capo delle operazioni esterne e della diplomazia di Putin.
In quest'ottica, e anche per parare i colpi dello stesso Fsb che non perde occasione per sottoporre ad investigazione alcuni suoi uffici corrotti, potrebbero essere interpretate le visite in Siria effettuate nel Gennaio di quest'anno e ancora di recente a Marzo.
Gli incontri con Ali Mamlouk, essenziali per blindare il capitolo dei foreign fighters, sono serviti a perfezionare con il ministero della giustizia siriana una serie di protocolli d'intesa per lo scambio d'informazioni ed elementi utili a trasferire in Russia i procedimenti giudiziari riguardanti i foreign fighters russi in Siria.
Bastrykin si è inoltre assicurato la collaborazione necessaria a punire coloro i quali (ribelli e jihadisti) si sono resi protagonisti di attacchi contro le truppe russe. Quindi Putin avrà d'ora in poi in mano ufficialmente anche i destini dei foreign fighters occidentali.
Il direttore del comitato investigativo si è anche recato nella base di Khmeimim per acquisire elementi utili all'investigazione sull'aereo russo precipitato lo scorso 6 Marzo.

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