martedì 4 novembre 2014

Indegnità






Immagino che per un uomo che ha dedicato la vita allo stato e che si è costruito negli anni una corazza per lasciarsi scorrere addosso le atrocità del genere umano, una pubblicazione in gazzetta ufficiale possa comunque avere l'effetto di una lama nel costato.

Dobbiamo però considerare che l'Italia che consegnò quelle onorificenze non è esattamente la stessa che oggi le porta via.
Nell'Italia odierna le sentenze sono opache ed è legittimo non rispettarle ovvero non essere d'accordo con quanto esse stabiliscono, così come è legittimo dubitare di certe inchieste e di chi le ha condotte.
Oggi è tutto in bilico. Non vi è certezza.
Ed è per questo che io e tanti altri ci fidiamo di più del Caldarozzi e del Gratteri che ci proteggevano ieri e che costituivano un esempio di vita da seguire, piuttosto che del comunicato sterile di un segreteriato generale di oggi.

Per quanto possa valere, vi vogliamo bene anche senza cavallo.
E speriamo che un giorno abbiate giustizia.

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