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Stamattina mentre arieggiavo la camera ho dato una botta all'orchidea.
E' una pianta alla quale tengo molto perchè l'ho comprata subito dopo che è morta mia madre.
Tra le tante cose che vorrei che lei mi perdonasse c'era la faccenda dell'orchidea.
Quella che le avevo preso si era seccata perchè la fioraia mi aveva detto che bastavano un po' d'aria e luce a mantenerla. E perchè io in piena estate l'avevo lasciata sul balcone sotto al sole.
Una sudamericana che ha sposato un compaesano e si è comprata il negozio di fiori.
Noi zitelle di paese abbiamo questa fissazione di attribuire le responsabilità della nostra solitudine alle straniere che ci rubano i mariti. Solitamente dell'est.
Questa signora è tanto brava e gentile. Però di piante poco capisce.
La vecchia proprietaria del negozio, onnipresente e non per caso, mi ha invece spiegato che una volta morti i fiori, senza arrivare all'ingiallimento completo, bisogna recidere i gambi sotto a due nodi avendo cura di disinfettare con alcool e aspettare la nuova fioritura di primavera. Cosa che ho fatto e che per il momento è riuscita.
Sono rispuntate gemme nuove e gambi lunghi.
Guardando con orrore quello che si è staccato stamattina ho ripensato alla frasetta di Sun Tzu che ha ispirato i generali Aoun e Ibrahim all'accademia.
Così l'ho preso e ripiantato. Se non funziona pazienza.
Non sarebbe il primo disastro floreale che combino.
Poi ho dato un'occhiata all'alberello di Gerusalemme che mi sono fatta rifilare dalla stessa fioraia.
Non festeggio il Natale ma non mi sottraggo all'atmosfera.
Anche quello me lo hanno venduto come pianta di poche pretese raccomandando di tenerlo fuori.
Fuori ci sono i gattini.
Dal pastore tedesco ai gattini la conversione è stata automatica. Sempre per la storia della zitellagine.
Ho capito che le bacche sono velenose.
I gattini sono ben nutriti. Ma sono anche curiosi.
Mi manca pure il senso di colpa per averli involontariamente avvelenati.
Così ho tenuto l'alberello dentro. E le bacche si stanno seccando.
Fittipaldi è un giornalista bravo.
Però la narrazione che ha costruito nelle ultime settimane, attorno a vicende nemmeno collegate tra loro, non sta in piedi.
Del Deo può cogliere l'opportunità per recidere gambi e strozzare veleni.