Si chiama guerra anche quando c'è una missione di pace.
Se sei ininfluente o non capisci la storia degli ultimi decenni allora è un altro problema.
Si chiama guerra anche quando c'è una missione di pace.
Se sei ininfluente o non capisci la storia degli ultimi decenni allora è un altro problema.
Dopo un mezzo sospiro si è messo a parlare del fatto che ha insegnato alla scuola dei servizi.
Quindi non si è capito se si fida o meno.
Il problema è che non si capisce chi è e che cosa siano i servizi segreti oggi.
È difficile stabilire se ci si può fidare o meno.
Fenomenale Floris che gli ha sparato la domanda in faccia al momento giusto.
È difficile anche cogliere Gratteri impreparato.
Sutoriani. Aisiani.
Che fine avete fatto. Battete un colpo.
Ma voi. Vi fidate di voi?
“The republican dismissed their offer and demanded to go on about his business with his son. “After a lengthy period the MI5 agents eventually released the republican to be able to attend the match with their son. “Towards the end of the game there was an announcement over Anfield football stadium Tannoy – this individual knew straight away this was another attempt to approach him, he ignored this request.”Sundayworld
Ieri a metà pomeriggio una coppia di signore testimoni di Geova ha suonato al campanello e mi ha chiesto gentilmente se potevamo avere uno scambio.
Metà pomeriggio è stata una scelta azzeccata. Di solito passano verso l'orario di cena.
Per non parlare del fatto che hanno notato la presenza dei gattini con un sorriso di benevolenza.
Non potevo che accettare l'invito alla chiacchierata.
Dopo aver chiesto spiegazioni sui motivi della mia scelta di conversione all'Islam si sono soffermate su alcuni passi della Bibbia e mi hanno indicato un sito Internet per approfondire.
Nel congedarsi hanno chiesto se potevano ripassare.
Non hanno lasciato giornaletti come si usava un tempo. Sono state coincise. Usavano lo smartphone per mostrare riferimenti.
L'evoluzione dei tempi richiede un cambio di metodo.
Il resoconto del Sunday ha sapore propagandistico.
Al netto delle figuracce accumulate da MI5 negli ultimi anni potrebbe comunque contenere stralci di verità.
Lo ha ammesso anche lui nel corso degli incontri in Italia.
Il fatto che è difficile controllare i flussi di ingresso e uscita dal Paese.
Motivo per il quale ha bisogno di più soldi.
La storiella della polizia morale serve alla fine per inasprire i controlli.
E anche per dargli un po' di leverage.
Tanto sa che nessuno farà le barricate per le donne libiche.
Poi bisognerebbe spiegargli che in Europa esiste il problema inverso.
Con un velo in testa al massimo si può essere tollerate.
C'era anche un invito a invadere l'Europa nell'ultima uscita del nostro amico libico.
Cagnazzo spedì i suoi carabinieri ad Acciaroli, in provincia di Salerno e quindi fuori dalla competenza di Castello di Cisterna (che è in provincia di Napoli) per sequestrare lo yacht e la Lamborghini di Casillo, in quel momento in vacanza nel resort dei fratelli Palladino, amici del colonnello. Quei sequestri non furono convalidati dal giudice. Iurillo il fatto quotidiano
Cagnazzo sapeva che non sarebbe stato convalidato.
È poco corretto parlare di ritorsione poiché sarebbe una interpretazione.
Cagnazzo chiese collaborazione.
Cioffi invece avrebbe offerto una contropartita.
Sono due cose nettamente diverse.
Si potrebbe obiettare che il tipo di offerta fatta da Cioffi non poteva venire senza l' avallo o l' indicazione del diretto superiore.
Anche ciò è una interpretazione-ipotesi.
Il problema di Cagnazzo è che operava in ambiti territoriali che gli permettevano un certo grado di autonomia.
Oggi l' Arma non può difenderlo come fecero all' epoca polizia e ministero con Pisani.
Dove per difesa s'intende l' esibizione della documentazione circa le azioni intraprese da squadra mobile e SCO sotto le direttive di capo della polizia e ministro dell' interno.
Cagnazzo deve fornire giustificazioni convincenti.
In ogni caso i nostri 007 considerano la data del 30 una scadenza importante per valutare il grado di pericolosità reale del movimento....Ma il movimento sconta la carenza di organi dirigenti, realtà strutturate come Potere al Popolo o i Carc non risultano, secondo le analisi dell'Aisi, disponibili a una deriva violenta, e a fare la voce grossa sono soprattutto organismi «fluidi» come quello che ruota alla sigla «Cambiare Rotta». il giornale
Bisogna vedere se esiste un movimento vero e proprio.
E' auspicabile che la prefettura questa volta mantenga linea e parola data.
A questo punto comunque possiamo saltare l'audizione di giovedì. Il resoconto di Fazzo può bastare.
Fidan is married to chartered accountant Nuran Fidan, who hails from Sivas. They have three children and live in Ankara.
...He himself is not an Islamist, though this doesn’t mean he doesn’t pray daily. Ekathimerini
Se ti deve tranciare tre dita della mano, chi può essere meglio di uno che ti evita il dolore?
La definizione di islamista è più da investigatore dell'antiterrorismo che da giornalista.
La storia fatta circolare all'inizio del suo mandato, circa un veto sul matrimonio dei diplomatici con donne non di nazionalità turca, è indicativa del personaggio.
Non si fida di nessuno.
Ama raccontare storie.
E' ostinato e intelligente. Il paragone con Putin, più capriccioso che ostinato, non regge.
Fissato un obiettivo lo deve raggiungere.
E' musulmano.
Tenendo a mente questi parametri è facile avere a che fare con lui.
Al netto delle storie raccontate dalla stampa italiana sul fatto che i nostri in libia sarebbero usciti pazzi appresso a lui.
Un'impresa ancora da compiere è il passo verso la presidenza.
Erdogan non pare ancora molto convinto. Anzi.
Midas’s other examples form a conceptual framework. He argues that modern espionage has evolved beyond the Cold War-era methods currently defined in Turkish law, such as collecting and selling information and documents to foreign powers. He points out that Eastern countries particularly exploit legal gaps in Western jurisdictions by establishing front companies and manipulating local businesses and citizens. These new-generation espionage tactics damage Türkiye’s international relations and paint the country as a playground for intelligence services and criminal organizations. Since these activities fall outside the current legal definition of espionage, they’re merely treated as ordinary crimes.yetkin report
Giova ricordare il caso di Metin Gurcan. Spionaggio classico che presumibilmente passava attraverso Paesi terzi.
Mentre le spie (un italiano e uno spagnolo) se la cavarono con l'immunità diplomatica, l'analista di un piccolo partito di opposizione è stato condannato a vent'anni per avere passato informazioni classificate.
L'indagine venne svolta attraverso intercettazioni audio-video.
Il ragionamento del consigliere legale del MIT Trascrizione audizione (Tr) era orientato a stroncare le attività capillari sul territorio di agenzie come il Mossad o anche di enti privati che lavorano per governi stranieri. Si tratta di un fenomeno che richiede un forte impegno sia al MIT che agli organi di polizia giudiziaria.
Nel momento in cui il gancio locale (piccole bande criminali) si mette consapevolmente a disposizione dell'ente straniero non può cavarsela con una pena pensata per una semplice attività di furto o riciclaggio.
Serve un deterrente che però è di difficile definizione giuridica.
L'intervento di Midas è andato a colpire il commercio locale che poggia grandemente sugli investimenti esteri. E in commissione c'erano avvocati che se ne occupano.
In più si sono messe per traverso tutte le rappresentanze delle organizzazioni di attivisti e difensori della libertà di espressione.
Il che per il momento ha affossato l'emendamento.
La soppressione di un cane che non aderisce ai principi di disciplina che dovrebbero essere stati impartiti dal padrone è da prendere in considerazione quando sono state messe in atto tutte le misure preposte ad un suo ritorno alla civiltà.
Ovvero dopo averlo sottoposto ad addestramento da parte di personale specializzato ed aver verificato per un periodo ragionevole di tempo che questo risponda ai comandi del padrone e riesca a reinserirsi nel contesto di riferimento.
Quello che non convince della scelta di Trump non è tanto che che abbia ucciso il cagnolino e se ne sia anche vantata. Ma che abbia adottato la soluzione senza aver valutato attentamente le opzioni.
La vita è fatta di momenti in cui bisogna prendere decisioni drastiche e in apparenza crudeli.
La consapevolezza è fondamentale per prendere la decisione giusta.
C'è “irresponsabilità”, secondo il ministro, nell'accreditare “la tesi non veritiera della presunta contrarietà allo svolgimento” dell'iniziativa. “Ancor più grave – aggiunge – insinuare presunte regie o interventi 'da Roma’”.carlinobologna
Inesperienza più che altro.
Invece di alzare il livello dello scontro con delle tesi doveva mostrare il verbale e fare domande mirate.
Avrebbe in questo modo potuto ottenere riscontri. Anche scoperchiare il pentolone dell'Interno.
Piantedosi ha gioco facile con questo tipo di interlocutori.
Risulta il più convincente degli alleati di governo della Meloni.
Che pare essere la sua unica ambizione per il momento.
Il Consiglio per la sicurezza nazionale è composto dal Presidente del Consiglio dei ministri, dall'Autorità delegata, dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dal Ministro dell'interno, dal Ministro della difesa, dal Ministro della giustizia, dal Ministro dell'economia e delle finanze, dal Capo di Stato maggiore della difesa e dal direttore generale del DIS, che svolge le funzioni di segretario del Consiglio. Possono essere invitate a partecipare alle riunioni del Consiglio le autorità politiche, civili o militari competenti in ragione delle questioni da trattare. 3. Il Consiglio per la sicurezza nazionale: a) formula proposte al Presidente del Consiglio dei ministri in merito all'integrazione delle politiche interne, estere e militari relative alla sicurezza della Repubblica, in modo da consentire il più efficace coordinamento tra le autorità civili e militari nelle questioni riguardanti la sicurezza nazionale; b) esprime avviso su tutte le questioni relative alla sicurezza della Repubblica sottoposte dal Presidente del Consiglio dei ministri o dall'Autorità delegata; c) elabora la proposta di strategia di sicurezza nazionale con il contributo delle autorità politiche, civili e militari competenti». Proposta di legge 2117
Serve una figura competente ed equidistante nel ruolo di autorità delegata.
E un vertice di servizi di stampo più operativo che politico-diplomatico.
Altrimenti verrebbe a crearsi una quasi replica del consiglio supremo di difesa.
Per il momento Del Deo sembra ancora imballato nelle logiche dei palazzi.
Fittipaldi fa bene a ricordare lo scoop.
Però il clamore mediatico attorno ad una vicenda che pare tipica delle dinamiche che caratterizzano i nostri servizi, almeno per quanto racconta la stampa, ha fatto passare in secondo piano la vicenda più importante. Cioè la presunta mancata collaborazione da parte dell'AISE, e in particolare del suo capo, che avrebbe potuto mettere a rischio la sicurezza nazionale.
Di ciò non si è più parlato.
Quello delle nomine politiche dei vertici del comparto sicurezza è un fenomeno italiano.
Questo governo lo ha inasprito nel momento in cui la componente interessata ha utilizzato l'occasione per riaffermare la propria autorevolezza all'interno della compagine governativa (vd. Del Deo al DIS dopo l'affaire AISI) o per cementare i rapporti con alleati scomodi ma necessari (vd. Pisani a capo della polizia di stato).
Sarebbe ora di concretizzare tutti i ragionamenti fatti negli ultimi anni a proposito delle evoluzioni della sicurezza nazionale.
Servono proposte valide ed interlocutori consapevoli del cambio di passo necessario.
Da un lato il Qatar si sottrae ai ricatti di Trump.
Per altro verso blocca i negoziati e la possibilità di recuperare gli ostaggi in tempi relativamente brevi. Cioè a Gennaio.
Per un presidente che ha promesso di finire tutte le guerre al mondo appena eletto, la strada e' in salita.
Poi bisogna vedere in che tempi e modi si intende chiudere l' ufficio e in che termini sarebbe la ritirata dalle trattative.
A proposito di guerra un altro intervento interessante del generale Masiello.