martedì 11 novembre 2025

Aspettando Austin

Il cappello maga ricevuto in dono, dettaglio rivelato a microfoni spenti, è la sintesi di come bisogna interfacciarsi con il presidente americano.

Pur non trattandosi di una discussione di tipo tecnico all'intervistatrice di Fox News, impegnata a togliere dal groppone dell'amministrazione il fardello dell'alleanza con un ex terrorista, andava spiegato che il termine affiliation non è corretto quando si fa riferimento alla relazione di Hayat Tahrir con Al Qaeda anche fino ad undici mesi fa.

Piuttosto che affidarsi alle imbeccate delle tate turche e qatariote Sharaa deve puntare al fatto che l'esperienza jihadista lo pone interlocutore primario per  spianare la strada di affari e commercio non solo alla Siria ma anche agli altri continenti. 

La trama di relazioni e conoscenze maturata è assetto da valorizzare in maniera adeguata.

Sul continente africano continuano i bisticci tra le tribù di Tarhuna a causa degli incontri del generale Haftar. Il quale continua ad arringare un po' tutte le tribù, sempre accompagnato dal suo governo, suil destino da prendere nelle proprie mani. Negli ultimi giri ha aggiunto la variante armata ove necessario.

Sempre per quella storia che gli incontri romani tra pargoli erano forieri di pace e democrazia.


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