Quando le api di sera si annidano attorno ai faretti del balcone passo una leggera spruzzata di insetticida. Le raccolgo con la paletta e le getto in giardino. In modo che si riprendano.
Faccio questa premessa per spiegare che nessuno mi può dare lezioni sul rispetto per gli animali.
Compreso il maiale.
Quando ho letto la storia del maiale vivo premio in una lotteria a Cercemaggiore mi sono ricordata di una ragazza originaria di là che studiava medicina conosciuta al pensionato delle suore.
La prendevamo in giro perchè era un pò bigotta.
Un giorno che dovevamo andare a farci un giro in piazza Maggiore, io ero in piena fase metal, mi intimò di togliere dalla giacca la spilla di Bonjovi. Altrimenti non sarebbe uscita con me.
E anche di feste di paese m'intendo. Sono l'unico diversivo per noi gente di campagna lontana dalle luci della città.
L'altra settimana un'amica che mi aveva visto un pò triste mi ha invitato alla festa della birra di Collecorvino. Nata di nicchia da un gruppo di adolescenti adesso è diventato un vero e proprio evento che attrae migliaia di visitatori. Fiera del lavoro dei figli mi ha raccontato come oltre agli arrosticini e alla birra vengono offerti cibi vegan friendly. La distribuzione è digitalizzata attraverso casse e tabelloni super tecnologici.
Al di là del fatto che arrosticini e birra non sono cosa mia l'idea di essere fagocitata da una folla è lontana dalla mio concetto d'interazione umana. Così le ho detto che eventualmente sarei andata con mia sorella.
Non guidare è un grosso limite. Alla bisogna è una risorsa.
Mentre leggevo appunto delle proteste dei cosiddetti animalisti per il premio vivo mi sono chiesta :
e se invece avessero messo in palio una cassetta di salsicce?
Quando eravamo bambine andavamo con papà in campagna. I contadini suoi clienti gli volevano molto bene e lo invitavano nelle loro tenute.
Osservavo i maiali nelle stalle. Fanno vita solitaria .
Non metto in dubbio che abbiano una loro sensibilità. Ma in fondo il loro destino è quello di diventare salsiccia.
Mamma invece mi portava con lei nelle scuole di campagna che all'epoca spesso erano stalle ripulite.
Pur sempre stalle.
Dei cosiddetti animalisti non ho una impressione positiva.
Quando quest'inverno una gattina di quelle che nutro finì sul tetto si precipitarono in farmacia da mia sorella a protestare che non facevamo niente per aiutarla.
Avevamo chiamato i vigili del fuoco i quali offrirono pronta disponibilità non appena le condizioni lo avrebbero permesso. Solo che in quella settimana di temporali avevano altre priorità.
Io passavo giorno e notte sul balcone cercando di farla scendere. Mi ci sono pure ammalata.
Mai ricevuta una parola di sostegno dai cosiddetti animalisti che mi tenevano d'occhio con il naso all'insù.
Il giorno che i vigili del fuoco sono venuti questi erano scortati dalle pasionarie dei diritti degli animali.
Un gruppetto di donne di varia età che senza chiedere permesso hanno varcato il cancello in attesa della liberazione.
Alla vista del vigile del fuoco che avanzava verso di lei sul tetto la gatta ha preso la rincorsa e si è lanciata dritta di sotto nel giardino.
La mia vicina di casa ha rassicurato tutti di averla vista sana e salva.
Le pasionarie senza chiedere il permesso si sono addentrate nel giardino.
Una con sguardo di sfida mi ha detto : non andiamo via se non vediamo la gatta viva.
E là mi è crollato il mondo addosso.
Ho cresciuto quattro pastori tedeschi. Sto poco a poco prendendo familiarità con i gatti.
Come fa uno che si definisce paladino degli animali a non sapere che una bestiolina spaventata difficilmente si fa vedere quando i suoi spazi sono invasi da una folla di sconosciuti urlanti?
Signora guardi che è piccolina. Non avrà più di cinque mesi.
Magari è fuggita nel campo dietro alla casa.
Potrebbe farsi rivedere tra mezz'ora. O anche tra un mese.
I gatti sono vagabondi. Ho spiegato.
Quando spunta fuori glielo farò sapere tramite la pagina facebook della farmacia.
La mia vicina ha confermato di averla vista viva e vegeta.
Le pasionarie a quel punto se ne sono andate.
Mia sorella poi mi ha pure sgridato che non avrei dovuto farle nemmeno entrare ricordando loro che si trattava di proprietà privata.
A volte invidio la solitudine degli animali. Secondo me è più produttiva di quella di noi umani.
E comunque se ben trattato uno destinato a diventare salsiccia dovrebbe essere felice di essere fatto premio da vivo piuttosto che da morto.

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