Mentre mi accingevo a ficcare la prima scheda la presidente ha alzato la mano verso la scatola e quindi verso di me.
Allora gli ho fatto uno sguardo assassino.
Da quando ero bambina ho un rigetto per il contatto fisico. Mia madre voleva comprarmi un bavaglino con scritto non toccatemi.
In più le badanti dell' est mi hanno convinto che anche qui da noi non ci si può fidare quando si parla di elezioni.
Hai voglia a dirgli che segnalazioni e controlli sono parte della nostra democrazia.
La signora del seggio, la scheda era ormai dentro, con voce flebile ha detto : mi sembrava che la stesse mettendo nel box sbagliato.
O era assonnata. O le ho messo paura.
Quindi mi sono concentrata sulle schede rimanenti.
L' ho guardata negli occhi e ho continuato a ficcare le schede ognuna nella scatola con il colore corrispondente.
Personalmente ho apprezzato il fatto che nel corso dell' intervista riparatrice il nostro presidente del consiglio abbia detto che era suo dovere istituzionale andare al seggio. Un passo avanti rispetto al passato.
Però il rifiuto della scheda è a mio parere poco rispettoso del nostro sistema democratico.
Alle europee votai il candidato nel quale credevo e ho reso nulla la scheda per l' elezione a sindaco.
Era il mio modo di protestare contro il fatto che in un paese di quattromila abitanti, in cui l' opposizione non ha mai brillato ma almeno era presente, c' era un'unica lista.
Anche questo è l' effetto di un meccanismo che ha portato alla guida della regione un profilo indicato da Roma e sul quale si sono sforzati di convergere i capi locali .
Il concetto di democrazia sta cambiando.
A volte appare anestetizzato .
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