Poi ci sono le tante malelingue che amano infiocchettare cattiverie sulla super-funzionaria: c’è chi sottolinea che le sue conoscenze geopolitiche siano molte sopravvalutate, avendo compiuto gran parte della sua carriera in ambito amministrativo (è ambasciatrice ma non ha mai lavorato come tale all’estero, dove ha svolto solo il ruolo di primo segretario). Il suo carattere duro ha lasciato ricordi indelebili tra i corridoi della Farnesina, dove i detrattori più feroci la chiamavano “la Zarina”. dagoreport
La superiora è la versione femminile dell'Ambasciatore Massolo.
Pugno di ferro. Guanto di velluto.
In lei prevale il velluto.
Il che l'ha trascinata nelle scivuliate della fotina esibita da Di Maio e della telenovela quirinalizia.
L'assetto preponderante è l'interlocuzione. Riesce a comprendere le esigenze della controparte.
E in effetti tra geopolitica e intelligence si arrangia a modo suo.
Un po' come Bill Burns. Finché si ritrova tra le mani report fatti da analisti seri, e può contare sul rapporto con i direttori, riesce a fornire al referente politico un quadro adeguato.
Una postilla alle fotine di Caravelli e compagnia che tanto ci hanno fatto sollazzare.
Il direttore in visita ufficiale ha sempre quel tipo di espressione stampato sul volto.
A metà tra l'assonnato e l'irritato. A tratti imbarazzato.
Il chietino sembra sempre fuori posto perchè ha una sua personalissima visione del mondo che lo accoglie.
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