Cafiero said that because the UAE sees Russia as a key partner, it has been “carefully navigating the Ukraine conflict” so as to avoid problems with Moscow that might harm their relationship “just to please Washington”. ...According to Matthew Hedges, a PhD student at Durham University with a focus on the Gulf region, the UAE’s recent actions “only increase awareness of Abu Dhabi’s strong alliance with Moscow.”
Al Jazeera
Analisti pescati a caso ovviamente.
I tweet del dottor Gargash, non a caso solo in lingua araba, riflettono la linea emiratina maturata in seguito a conflitti regionali condivisi con americani ed europei. Il margine di distacco registrato dopo la partenza dell'amministrazione Trump appare per il momento fisilogico.
Al di là dei discorsi forti del presidente Draghi e delle telefonate infuocate tra il presidente Macron e la controparte russa, non si vedono una strategia né un piano per non fare andare la guerra oltre un periodo di almeno cinque-dieci anni. Una possibile mediazione di Angela Merkel è un'idea.
Gli arabi del Golfo sono gente pratica. Non c'è motivo attualmente per rovinare una partnership non essenziale ma proficua.
Tra i dossier presumibilmente in discussione tra Italia e Qatar dopo la visita di Mohammed bin Abdulrahman rimane ancora il capitolo afghano. I qatarini sembrano tuttora alla ricerca di un interlocutore in grado di introdursi nelle trame politiche locali poiché da soli non riescono andare oltre la dimensione commerciale e umanitaria. Bisogna fare attenzione a rischi e contropartite.
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