giovedì 24 dicembre 2020

Trust

Pertanto, il presidente del Consiglio, che ha provveduto a stabilizzare i vertici dei Servizi in questa fase così incerta, può legittimamente non conferire la delega per l’intelligence. In alternativa, il premier potrebbe valutare la possibilità di nominare quale sottosegretario una persona di sua assoluta fiducia. In questo modo si potrebbe avere un responsabile che segua esclusivamente questo settore strategico in un momento così delicato, come mesi fa avevo auspicato. Quello che occorre assolutamente evitare è trasformare l’intelligence in argomento di polemica politica perché di questo non si avverte proprio la necessità. Mario Caligiuri Formiche

In effetti sarebbe proprio la prima volta che attorno all'intelligence nascono polemiche di natura politica. E forse all'intelligence, almeno ad una parte, tutto questo non dispiace.

Bisogna intendersi sul significato attribuito al concetto di fiducia nel caso in esame.

C'è bisogno di una persona con equilibrio e capacità necessari a gestire la materia.

Non qualcuno da spedire al Copasir o in televisione a spiegare le ragioni del governo.

Una figura in grado di mantenersi equidistante. 

Si può essere in possesso di tali caratteristiche anche se si appartiene ad un partito.

Bastano volontà e spirito di sacrificio.

La volontà in questo frangente sembra mancare.

1 commento: