domenica 27 dicembre 2020

The lost art of keeping a secret

Pensiamo cosa sarebbe accaduto se Berlusconi avesse voluto per sé il diretto controllo sui servizi. L’unica spiegazione di tutto ciò è che Conte vuole avere questo controllo per tre ragioni, una certamente difensiva. Quella difensiva è che evidentemente vuole avere la certezza che siano coperti e protetti aspetti che non vuol far conoscere della sua vita privata. Fabrizio Cicchitto Il Tempo

Addirittura.

Il fatto stesso che si chiede al Copasir di indagare su questioni che riguardano difesa ed esteri, e anche il silenzio da parte dei servizi che in epoche passate per questioni meno serie parevano essere loquaci con giornalisti di vario tipo, è indicativo di quello che è il problema reale. Una politica estera a tratti debole e forse nemmeno condivisa da tutti i componenti della compagine governativa. L'AISE non sconta questa situazione perchè ha una reputazione ben consolidata.

Berlusconi è un politico di professione. Il gioco con i servizi segreti potrebbe essere organico ma non centrale rispetto alle sue politiche.

Conte è un politico per caso che ci ha preso gusto e sembra determinato ad andare avanti. Le sue strategie fondate sul procrastinare e tenere a lungo il pallone nella propria area, pongono al centro dell'attenzione le controversie sui servizi segreti. 

Si tratta di una politica forse nuova o con un passo diverso, alla quale gli avversari non riescono a stare dietro. E in fondo nessuno vuole andare ad elezioni o lavorare in maniera seria ad un rimpasto.


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