sabato 19 dicembre 2020

I ragazzi del blocchetto

 

Prima apparizione pubblica del comandante di Hayat Tahrir dopo le elezioni americane.

Alcuni commentatori hanno rilevato che sia la designazione del gruppo che la taglia sul capo, sarebbero un segnale di cambio di orientamento nei confronti delle politiche siriane.

In realtà le designazioni da parte di tesoro e dipartimento di stato hanno un percorso autonomo e indipendente dagli avvenimenti sul campo. In alcuni casi tengono conto delle relazioni tra governi. La designazione di Anas Abboubi avvenne a ridosso del referendum. Quella della camorra interveniva a cementare il rapporto tra governo e magistratura.

Nel nord della Siria vi è una interlocuzione in fase avanzata tra gruppi jihadisti e apparati militari e d'intelligence che al momento non può essere di sostegno ad un processo politico ancora fortemente segnato dalle controversie tra i governi stranieri interessati e la presenza di Assad.

Si è parlato molto in queste ultime ore del rapporto speciale che ci sarebbe tra il direttore dell'AISE e il capo di LNA. Con personalità del tipo di Haftar e Al Joulani è difficile stabilire un rapporto di amicizia o anche di comunicazione. Ciò è dovuto alle differenze culturali e alla storia di violenza che li accompagna.

E' comunque possibile, grazie a frequentazione ed intesa umana, stabilire i tratti di un percorso comune in base ad obiettivi e schemi concordati.

Con Al Fateh si potrebbe realizzare un progetto simile a quello di Doha ma molto più concreto e meno mediatico. Altrettanto non sarebbe possibile con una figura complessa come Al Qahtani.

Al Joulani è granitico e spigoloso. Ma anche molto lineare nel portare avanti interessi e ragionamenti.

Se venissero superate le differenze tra Iran, Turchia e Russia, anche su altri scenari, si potrebbe trovare una soluzione in Siria.

Nessun commento:

Posta un commento