A story of unexpected transformation

Though Khalfan insists his tweets are his personal views, analysts and diplomats say they reflect largely unspoken concerns among the United Arab Emirates’ ruling elite about the regional popularity of the Islamists and the possibility that the West will sympathize with them as political underdogs. They also reflect fears among the region’s Sunni Muslim rulers that, despite being Sunni itself, the Brotherhood is soft on their arch enemy Shi’ite Iran. Egypt’s Islamist President Mohammed Mursi tried to dissipate such fears at a Tehran conference last week by condemning Iran’s ally Syria and urging attendees to back rebels trying to overthrow President Bashar al-Assad.

Hammond-ElGamal Reuters Sept. 2012

Quello che la Turchia potrebbe oggi offrire rispetto al 2011 (circostanza emersa da recente declassificazione di Clinton files) è una garanzia di sicurezza fatta di controllo e diplomazia.

La pace con Israele ha già messo all'angolo la Turchia in diversi dossier d'interesse.

Se l'Arabia Saudita si unisce ai governi che hanno già dato il proprio sostegno, i margini d'influenza sui quali Erdogan può contare si ridurranno ulteriormente.

Oggi il pericolo viene ancora dall'Iran. E anche dall'asse tra Israele ed Emirati che esercitano il loro potere in regione in maniera autoritaria.

Un ridimensionamento dell'erede al trono potrebbe essere tra gli argomenti da proporre a una parte interessata del casato saudita .