martedì 1 ottobre 2019

Under my watch

...Maamari, a career military office, holds an equally powerful position.
His Palace Office supervises and coordinates the executives functions of the omani government, has a major role in determining access to the Sultan, and oversees Oman intelligence services.
Alawi and Maamari are close friends and together are creating, and promoting to leadership positions, a loose alliance of like minded colleagues in the military, government, and intelligence and police services.
CIA Assessment May 2011

In epoca antecedente alle primavere arabe, Sultan Qaboos si accorse che il resoconto giornaliero presentato dal generale Al Maamari risultava incompleto.
Prese l'abitudine allora di fare ricorso ad un'altra relazione.
Ali bin Majid non era solo il custode dei segreti del Sultanato. Ma uno degli uomini al fianco di Sua Maestà dai tempi in cui aveva deciso di prendere le redini della situazione subentrando al padre. Non uno di cui si poteva fare a meno con tanta facilità.
A qualche giorno dall'inizio delle proteste uscì di scena in seguito ad un rimpasto di governo.
Assumersi la piena responsabilità di quanto accaduto a Khashoggi visto il ruolo di controllo su forze armate ed intelligence, e contemporaneamente sostenere che non è possibile farsi carico delle segnalazioni di tre milioni di cittadini perché ci sono funzionari che assolvono a questo compito, non ha senso. Nel Golfo non funziona in questo modo.
O si ha il pieno controllo della situazione o non lo si ha.
L'atteggiamento tenuto nel corso della conversazione dall'erede al trono, è indicativo del fatto che comunque sia Mohammed bin Salman  non ha alcuna intenzione di cambiare registro.

Nessun commento:

Posta un commento