venerdì 4 ottobre 2019

لا حلول سحرية

Non ci può essere soluzione magica ad una serie di problemi che si sono accumulati nel tempo mentre c'era un governo in via di formazione.
Il silenzio di Moqtada Sadr che pure ha vinto un'elezione battendo un terreno di stampo populista, e anche quello di europei ed americani, forniscono una indicazione sulla natura delle proteste.
Non sconosciuta ma difficile da circoscrivere.
L'allontanamento del generale Al Saadi può avere contribuito ad esasperare la situazione. E' fuorviante ritenerlo causa principale della situazione.
La cosa più importante da fare da parte degli attori stranieri interessati, primi fra tutti Stati Uniti e Iran, è evitare che l'Iraq diventi solo arena di scontro così come lo sono Siria e Libano.
Cosa che non ha giovato alla fine a nessuno dei contendenti.
Bisogna piuttosto aiutarlo a costruire istituzioni ed economia.

Update

Moqtada Al Sadr chiede le dimissioni del governo e nuove elezioni con la supervisione delle nazioni unite.

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