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#DiMaioagliEsteri rappresenta bene la nostra rinuncia ai valori di serietà e competenza. Le caselle dei Ministeri diventano solo appagamento delle ambizioni individuali senza nessun collegamento con il bene del paese. Punto.7:38 AM - 5 Sep 2019
Questo governo nasce, per volontà del Presidente Mattarella e con l'apporto del Presidente Conte, per far quadrare un pò di conti e ritardare il più possibile l'andata alle urne di cui al momento c'è poco bisogno.
Gli ostacoli incontrati per metterlo assieme, erano dovuti alle lacerazioni interne a ciascuno dei due partiti piuttosto che alla effettiva volontà di formare un'alleanza. Quella di Di Maio all'interno dei cinquestelle, era una questione di non facile soluzione.
Quel poco di politica estera che il precedente esecutivo è riuscito a sviluppare, è stato grazie al lavoro fatto dal Presidente Conte. In quest'ottica va considerata l'assegnazione a Di Maio. Nel segno della continuità. Sotto la supervisione del Presidente del Consiglio non dovrebbero verificarsi scossoni.
Poi magari il ministro Di Maio può riservare sorprese. Il tanto vituperato Angelino Alfano s'impegnò sia al Viminale che agli esteri e fece molto meglio di quanto fosse legittimo aspettarsi da lui.
Se a tutti in Italia fosse concessa una possibilità a seconda delle esigenze e del contesto, allora non ci sarebbero motivi per recriminare. Questo è il vero problema.
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