Ma anche una mossa alla quale ha fatto seguito una minaccia di dimissioni da parte del sottosegretario. Forse pensava che qualcuno gli desse retta. Chiuso nel suo mondo a fumetti pensava di riuscire a soddisfare quelle ambizioni mai raggiunte. Pensava di essere ascoltato e che qualcuno gli dicesse “prego, hai ragione, il ministro ora fallo tu”. Invece l’effetto è stato proprio il contrario, a dimostrazione della sua incapacità.
sassate
Da quello che in genere scrive, mi pare che anche Paglia appartenga al circolo degli estimatori di Alberto. Impegno non facile da sostenere, visti i silenzi del nostro eroe.
Magari lui è tra gli eletti che hanno accesso diretto al tahrounese dal sorriso enigmatico.
Il sottosegretario Tofalo è un giovane intraprendente e di buona volontà.
Si è costruito un percorso, all'interno dei comparti intelligence e difesa, ovviamente organico alla propria ascesa politica.
Il risultato elettorale poco felice era in fondo un'occasione da non sprecare.
Forse cercava semplicemente un modo per lanciare un messaggio, piuttosto che per ottenere un ritorno significativo nell'immediato.
La gioventù non è sempre buona consigliera quando bisogna fare valutazioni sulle conseguenze delle proprie azioni. E i passi falsi, magari ispirati da direttori d'orchestra appostati nell'ombra, sono sempre dietro l'angolo.
Ma la gioventù è come il cuore. Difficile da governare.
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