...Nevertheless, we are concerned that Hizballah, a U.S.-designated Foreign Terrorist Organization, will continue to occupy ministerial positions and was allowed to name the Minister of Public Health. We call on the new government to ensure the resources and services of these ministries do not provide support to Hizballah.
....We hope Lebanon’s new government will take urgent action to implement meaningful measures necessary to improve Lebanon’s difficult economic situation.
The United States reaffirms its strong support for Lebanon’s security, stability, and sovereignty and will continue to stand with the Government of Lebanon and the Lebanese people as they build a stable and prosperous future.
Robert Palladino
La vera vittoria degli Hezbollah non sta tanto nell'essersi riaccaparrati dei ministeri chiave, ma nell'avere quasi completato un percorso che parte dalla Siria e arriva al Mediterraneo.
L'amministrazione americana è rimasta ferma alle sanzioni.
Hezbollah è tra la gente, nell'esercito, negli apparati d'intelligence.
Non ha senso parlare di isolamento finanziario se non si è riusciti ad essere incisivi in Siria.
Dopo una sonora sconfitta l'unico modo per Hariri di formare un governo è stato quello di accettare condizioni e figure dalla galassia degli Hezbollah. La ramanzina del funzionario del dipartimento del tesoro americano è il minore dei problemi per Hariri. Specchietto per le allodole è la componente femminile del nuovo governo. Tutti elementi molto validi, ma poco influenti in un contesto in cui il gioco è fatto dai gruppi politici che sostengono i ministri.
I problemi sono sempre gli stessi. Corruzione, debito, disoccupazione.
Se la dichiarazione d'intenti attesa entro martedì fosse in grado di tracciare almeno un percorso valido per le riforme necessarie a sbloccare il denaro in arrivo dalle conferenze di Roma e Parigi, si tratterebbe già di un passo concreto.
Ma il problema vero non è a chi è stato assegnato il ministero della sanità.

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