Dopo settimane di assenza dal piccolo schermo, l’ex ministro dell’Interno si affaccia su La7 e la curva dello share segna un’impennata di quasi il 7 percento, l’hashtag con il suo cognome si classifica secondo nei trending topic su Twitter, il primo è Orban. Ma lui ignora che cosa sia un “trending topic”, non ha un account Twitter, di Facebook manco a parlarne, e cela a stento il disdegno per la privatezza evaporata nell’epoca dei social network. Del resto, il New York Times lo ha incoronato il “Lord of spies”, “il veterano degli apparati di intelligente”, “l’ex comunista dalla testa dura” che si è appuntato al petto la medaglia del meno 80percento di sbarchi nel giro di un anno. Chirico
Foto Polizia di Stato Twitter
Risulta interessante, sotto il profilo della comunicazione, come la polizia di stato sui social si adegui al ministro di turno. Da quando è arrivato Salvini, che pare amare molto questo taglio, c'è molto più spazio per cani e gatti salvati.
Figurarsi se non è consapevole di essere diventato ormai un animale da social di rimbalzo.
La forza dell'onorevole Minniti è che, rispetto al passato, è molto più presente sui media tradizionali.
In assenza di politica di spessore e alla ricerca di una opposizione che si opponga, i suoi interventi rimbalzano in maniera esponenziale su Twitter. I suoi proclami fanno notizia.
Se si facesse vedere al mare in costume o a Venezia con la famiglia non ci sarebbe tanto chiacchiericcio sui social. Il successo sulle piattaforme di discussione è assicurato quando la forma corrisponde alla sostanza.
Lui ovviamente tutte queste cose le sa e ci gioca molto.
Se solo si decidesse a fare sul serio in politica.

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