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What will happen with the many groups that didn't join NLF? These groups include radical outfits that find the HTS unacceptable because it's prone to make deals. HTS refused to terminate its operations and join the NLF, although some believe HTS may concede at the end. But even if it does, there is still significant jihadist-Salafist potential among groups that in the past operated with Jabhat al-Nusra and the Islamic State and today follow the global jihad line of al-Qaeda.
almonitor

They formally called themselves the YPG, who the turks would say equated them to the PKK. Who are dealing with terrorists, enemy of mine, how can you do that ally? So we literally played back them. You gotta change your brand. What do you want to call yourself besides the YPG? With about a day's notice they declared they were the Syrian Democratic Forces. I thought it was a stroke of brains to put democracy in there somewhere, but it gave them a little bit of credibility . 
General Raymond Thomas

Imam, comandante, capo.
Questo era il concetto espresso, soprattutto attraverso le immagini, nell'ultimo messaggio.
Sono i tre ruoli che Shaykh Al Joulani ha voluto sempre tenere per sè e che gli hanno fatto guadagnare la fama di tiranno.
Gli eserciti che lui è riuscito a costruire così caparbiamente, tanto diversi per storia e tradizioni dei combattenti che ne hanno fatto parte, non potevano che richiedere quel tipo di guida.
L'errore fatto da Al Joulani è stato quello di non proporsi in maniera diversa e più flessibile almeno con gli interlocutori internazionali.
La scelta di non aderire al National Liberation Front è chiaramente obbligata.
Un accorpamento di natura cosmetica, dopo tutto quanto fatto per staccarsi da Al Qaeda (inizialmente distacco cosmetico anche quello, ma in seguito reale con tutti i problemi che ne sono derivati) attualmente non avrebbe senso.
E fare tutto ciò diventando alleato di una Turchia che non sa farsi valere ai tavoli di trattative, avrebbe ancora meno senso. Puntare sulla fragilità del legame che tiene assieme i gruppi del NLF, e che al termine di una offensiva portata avanti in maniera congiunta contro le milizie di Assad non può che tornare a suo favore, era la mossa più logica da fare.
Quello che ha più da perdere in questo scenario, anche se si trovasse un accordo per una operazione contro Hayat Tahrir in grado di scongiurare l'offensiva degli assadisti, è la Turchia di Erdogan.
I governi europei, che sono i più interessati agli esiti del fato di Idlib, dovrebbero intervenire e mediare.