Ha un cugino chirurgo estetico molto famoso che un paio d'anni fa si candidò in una lista civica a Taurianova. Lo fece per spirito di servizio alla comunità, visto che risiede a Modena da molto tempo.
Ci sono ancora discussioni in atto sull'articolo dell'Afp costruito a tavolino sui pareri, più o meno autorevoli, degli esperti dei social a proposito delle intenzioni di Marshal Haftar.
Si continua ad eludere la vera questione che non ruota attorno ad un uomo o ad una banca. Ma ad un sistema marcio e corrotto che sottrae beni e servizi alla popolazione.
Se il libyan national army fosse in grado di liberare Tripoli da quel governo inutile e dal manipolo di criminali al suo servizio, un attacco di Haftar sarebbe auspicabile. Eviterebbe anche la farsa delle elezioni.
Ma la narrazione che si sta cercando di creare attorno al suo personaggio, molto simile a quanto fatto per Gaddafi, lascia intuire che forse una mossa del genere sarebbe gradita a chi è stufo del GNA e al tempo stesso vuole liberarsi di Haftar. Il problema è che all'orizzonte non si vedono alternative.
Haftar è molto più capace e amato dalla gente di quanto si voglia fare credere fuori dalla Libia.
Puntare su un progetto, che abbia lui come protagonista, sembra l'opzione migliore.
Magari dovremmo farci parlare il dottor Pisani.
Tra caratteri complicati ci si capisce meglio.
Poi siamo andati a Bengasi ad incontrare Haftar e abbiamo costruito una solida relazione con lui: L’abbiamo messa al servizio della stabilizzazione della Libia, che rimane insieme la più grande necessità e la più grande incognita. Il Foglio 2 Luglio 2018Il mio calabrese preferito oggi ha pubblicato un trattato
più che un saggio.
Con un po' di calma e serenità, che spero arrivino nei prossimi giorni, lo commento.
Per il momento mi limito a osservare che ha uno strano concetto di solida relazione.
Sentimenti calabri.
Foto GNA, Ambasciatore Perrone

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