lunedì 16 luglio 2018

Bridges

L'unica mossa ragionevole da parte di Israele e monarchie arabe è un tentativo di negoziato sul ridimensionamento della presenza militare iraniana associato ad un commissariamento efficace della presenza "transitoria" di Assad. E poi sperare che la diplomazia nel lungo periodo riesca ad impedire lo spettro dell'asse verso il mediterraneo. L'autonomia dell'esecutivo iracheno e la stabilità del Libano sono altri tasselli fondamentali.
Ma credere che l'intervento americano, assieme a qualche bombardamento, riesca a neutralizzare gli effetti dell'influenza iraniana sui vari settori della società siriana, cosa ormai fuori dal controllo di Assad da diverso tempo, è illusorio.


Foto Lebeck International

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