mercoledì 20 giugno 2018

Tutti pazzi per Haji Qasem

Il budget sostanzioso destinato all'Irgc non è solo rappresentativo dell'enorme potere esercitato dal generale Soleimani e della solidità del rapporto con l'Ayatollah, ma è parte integrante della strategia dell'Iran in Siria.
Se sono veri i resoconti, di parte della stampa iraniana e rilanciati dai media sauditi, del battibecco tra il presidente iraniano e il comandante, a proposito degli stanziamenti, non è tanto questione di malumore o di tentativi di ridimensionamento dello strapotere dell'Irgc. Evidentemente in seno all'establishment iraniano si sono sviluppate forti divergenze circa i piani iraniani in materia di politica estera. Si tratta di un segnale da non trascurare.
Sul fronte libanese invece, le risposte stizzite di Bassil e Hariri alle dichiarazioni del generale, sono da ritenere una reazione fisiologica, ma decisamente nervosa, ad una provocazione. Soleimani sa perfettamente di non aver vinto in Libano e nemmeno in Iraq. Ma la sua forza deriva dall'abilità di giocare con le alleanze e le influenze.

Nessun commento:

Posta un commento