venerdì 15 giugno 2018

Pancia sospetta

Quando iniziai a studiare la storia di Nusra, mi affascinò la leggenda di Al Julani che in Iraq non mostrava il proprio volto nemmeno alle riunioni con gli altri comandanti di Al Zarqawi.
In Siria amava andare in giro tra i suoi soldati senza però rivelare chi fosse.
Cambia spesso posto per dormire e sotto al cuscino tiene sempre un'arma. Non lascia mai la cintura esplosiva e il giubbotto antiproiettile.
Adesso che si è adattato all'era dei selfie, pare un po' meno leggenda e cintura e giubbotto lo accompagnano ancora.
Come se Mick Jagger si mettesse a cantare una canzone di Albano e Romina senza dimenticare di tingersi i capelli.
Dai circuiti Hezbollah rendono noto che Shaykh Al Zawahiri sarebbe pronto al redde rationem per poi partire alla grande con Hurras adDeen.
E' una guerra fratricida che va avanti da molto tempo.
Al Qaeda probabilmente vuole chiuderla prima che Assad consolidi la propria posizione.
Al Julani è uomo dalle mille risorse.
Troverà un modo per vincere, anche se i suoi discorsi su Astana e la jihad della rivoluzione sembrano un tentativo disperato.
Se dovesse perdere, le bugie di Sales e McGurk sui legami tra Al Qaeda e Hayat Tahrir verranno fuori. E verrà fuori anche Al Qaeda. Quella vera.

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