venerdì 15 giugno 2018

Influences

Per la presidente del TPF non vi sono dubbi sul fatto che il video più controverso, un'intervista filmata del leader religioso Abdallah al-Muhaysini, costituisca propaganda. La corte di Bellinzona constata che Cherni, il principale imputato, non si distanzia dalle affermazioni di al-Muhaysini e, anzi, considera il suo interlocutore un amico e ne apprezza l'influenza. Per la corte, al-Muhaysini è un leader dell'organizzazione Jaysh-al-Fath, a cui è affiliata al-Nusra, succursale siriana di al-Qaida. ticinonews

Tempo fa tentai d'intervistare Abu Sulayman Al Muhajir.
Non m'interessava il ruolo avuto in Nusra, a mio parere molto sopravvalutato.
Poichè è un tipo sveglio e buon conoscitore del Corano e delle leggi, non riuscendo a risolvere la disputa con Al Baghdadi, i vertici di Al Qaeda provarono a giocarsi la carta "outsider" che piaceva a tutti. Mahammed era stato abile a costruirsi l'immagine del foreign fighter di successo che aveva squarciato il velo elitario del gruppo. Ma da come uscì da Jabhat Fath, si capì che aveva avuto in fondo un ruolo molto marginale . Sebbene i foreign fighters siano quasi venerati, alla fine in Nusra siriani, giordani e iracheni sono quelli che contano.
Io volevo chiedergli piuttosto della sua esperienza di egiziano cresciuto in Australia e poi anche passato in Siria.
Prese in considerazione la mia richiesta con tanto di domande anticipate, ma poi declinò e si concedette a un paio di giornali australiani e al solito On the Ground News ormai diventato una specie di mouthpiece di Hayat Tahrir.
Gli jihadisti non necessariamente vanno alla ricerca di una piattaforma famosa.
Ma non amano le domande difficili e vogliono avere spazio per lanciare i loro messaggi.

La vicenda al vaglio delle autorità svizzere pare più che altro un modo per fare propaganda.
O per lanciare il messaggio : Al Qaeda è meglio di ISIS.
Se si vuole dimostrare l'errore metodologico di Daesh, si può chiedere ad un imam preparato.
Non c'è bisogno di rivolgersi ad un propagandista e reclutatore andando ad intervistarlo in Siria.
Pur essendo nota la sua vicinanza a Nusra, Shaykh Al Mhaisni non ha mai dichiarato patto d'alleanza ad un gruppo specifico in modo da rendere più efficace la sua azione di reclutamento e raccolta fondi.
Jaysh Al Fath è una operation room che all'epoca aveva Nusra come componente più ampia. Ma raccoglieva fazioni sunnite di vario tipo tra cui anche alcune del Free Syrian Army.
Se un musulmano vive in Europa ed è impegnato in una comunità, può seguire la guerra siriana e mettere in evidenza le aberrazioni di Daesh senza andare sul posto.

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