domenica 24 giugno 2018

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L'unico dato certo della liberazione avvenuta la scorsa notte degli ingegneri turchi nel sud della Libia, è che questa operazione, così come la polemica sulla chiusura delle moschee austriache, porterà voti nelle casse di Erdogan. O almeno dovrebbe.
Del quarto ostaggio non v'è notizia, anche se l'addetto alla sicurezza dell'impianto avrebbe dichiarato che era stato liberato.
Inizialmente, visto che la commessa di Ubari è stata ottenuta in collaborazione con la Siemens, si è detto che dovrebbe trattarsi di un sudafricano con passaporto tedesco.
Poi fonti ufficiali africane hanno reso noto che è un paramedico di nazionalità sudafricana.
All'epoca del rapimento, lo scorso Novembre, le autorità libiche fecero sapere di avere arrestato un gran numero di persone in fuga verso l'Algeria. Un'operazione forse orientata a calmare i turchi che minacciavano di lasciare i lavori. Probabilmente alla fine è stato pagato un riscatto.
Nel grande gioco libico purtroppo la liberazione del sudafricano pare non essere una priorità.

Foto GNA

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