mercoledì 30 maggio 2018

What's in Al Fateh mind

The security apparatus of the Euphrates shield factions, in cooperation with HTS, have begun a campaign of treachery and arrests against the Mujahideen of the group #Ansar_At_Tawheed and have carried out assaults on their families and have terrorised them and stolen their money during the month of Ramadan. This comes in conjunction with a focused media campaign aimed at misleading the public by spreading lies and rumours to justify these crimes which are commited against the Mujahideen and their families. In the same campaign three brothers were exposed to a new assassination attempt this morning as part of a targeted campaign targeting the Mujahideen of this group. May 30 5.36pm

Si tratta di una informazione da prendere con molle e pinze, visto che è distribuita attraverso i circuiti social d'impianto qaedista.
Ma è un indizio importante su quella che potrebbe essere la strategia messa a punto da Al Joulani e conferma anche l'impressione trasmessa dall'intervista al dottor Al Hajar.
Jund al Aqsa, precursore di Ansar al Tawheed e fondato da un cittadino del Qatar di origini palestinesi deceduto attorno al 2014, faceva parte di quelle fazioni qaediste i cui membri potevano vantare di avere combattuto con Abdullah Azzam e Osama bin Laden.
Queste erano comprese nella galassia finanziata da entità di vario tipo in area del Golfo.
JaA è un gruppo che spesso faceva fronte comune con Nusra.
In seguito ha collaborato con Hayat Tahrir a seconda delle esigenze militari e nonostante la separazione di Nusra da Al Qaeda e i duri contrasti in atto tra i vertici delle due formazioni.
Al Joulani ha sempre mantenuto un buon rapporto e una sfera d'influenza sui gruppi qaedisti.
Questo attacco contro Ansar at Tawheed, attualmente alleato della formazione qaedista per eccellenza (Hurras adDeen di Uraidy e Julaybib), serve a cementare il rapporto con la Turchia senza bisogno per il momento di sciogliere la formazione. Ma anche con la Russia che è ormai da mesi suo interlocutore importante nella messa a punto degli schemi di avanzamento della de-escalation zone.

Mujahedeen in HTS captured more Da3sh 5awareej invaders while they were planting IEDs in #Addana city moments ago. North #Idlib cs #Syria May 30 4.55pm

Al tempo stesso gli consente di depotenziare Hurras adDeen e "dare una ripulita" ad Ansar al Tawheed per poi riproporsi suo alleato come ai tempi di Nusra.
Uno schema classico usato dal comandante di HTS dai tempi di Jabhat Fath.
Questo suo orientamento teso al pragmatismo, e la stima di cui Al Joulani gode per la sua correttezza e perché raramente rompe i legami di collaborazione in maniera definitiva, gli ha permesso di ricostruire le sue formazioni in tempi in cui tutti lo davano per spacciato.
Quindi per il momento può tirare un sospiro di sollievo dagli attacchi degli altri gruppi (alcuni al servizio della Turchia) e nel lungo periodo può allargare Hayat Tahrir e ripresentarlo con una veste ideologica nuova e più moderata. Sempre più radicato nella rivoluzione siriana e pronto a costituire la vera alternativa al governo di Assad.
Che è poi il concetto espresso nell'intervista rilasciata dal direttore dell'ufficio politico.
Questo è quanto si può ipotizzare e ricostruire per il momento tenendo presente gli sviluppi delle ultime settimane.

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