mercoledì 9 maggio 2018

Gli agenti segreti e l'amore sacrificato

La vita è fatta anche di rinunce dolorose.
L'agente segreto può vantare almeno la consolazione di essersi sacrificato per un bene superiore. La nazione.
La storia raccontata da un membro della commissione di controllo sull'intelligence, di un agente della Cia lasciato dalla fidanzata a causa del proprio mestiere, rende l'idea dell'atmosfera in cui si è svolta l'audizione della signora Haspel.
Da una parte i repubblicani secondo i quali chiedere chiarimenti a chi sacrifica la vita per la sicurezza della nazione è quasi un crimine. Dall'altra i democratici intenzionati a non legittimare un capriccio di Trump.
In mezzo lei. Gina. Pronta a recitare il copione.
Se il direttore dell'Aise ci è stato introdotto (e nemmeno si è degnato di farlo di persona) come l'uomo che conosce gli ingranaggi, Gina si è presentata come quella che conosce la Cia "like the back of my hand".
Ha avuto gioco facile a non rispondere su materiale classificato.
E quando ha risposto, lo ha fatto a modo suo. Girando attorno alle questioni.
Non c'è stato verso di farle dire se mai si rifiuterebbe di riprendere la pratica delle torture o qualsiasi altra abitudine contraria all'etica, in caso glielo chiedesse il presidente in persona.
Né ha reso pubblico il suo pensiero sulla questione etica e morale .
Ha seguito in pieno la linea che la Cia ha tenuto in queste settimane.
Ha ricordato tutti i suoi incarichi. I successi suoi e dei sottoposti.
I pericoli sventati. La dedizione verso l'agenzia e la cura affinché questa si attenga ai più alti standard dettati dal regolamento. Ha tenuto a sottolineare come al presidente sottoponga i resoconti degli analisti in modo separato rispetto alle sue valutazioni.
E ha rispolverato i fantasmi russi, cinesi e iraniani.
Non ha affiliazioni politiche. E' la tipica esponente della middle class.
Ci ha tenuto a ribadirlo.
Se l'empatia è l'assetto principale di un agente segreto, Gina di certo merita la nomina.
Ha trasmesso a ciascuna categoria quello che ci si aspettava da lei.
Sarebbe stato opportuno forse non trasmettere la seduta.
E' cosa nota che qualsiasi nomina nel campo della sicurezza pubblica è frutto di giochi politici piuttosto che di esperienza e curriculum.
Però rendersene conto guardando una recita, è stato come ricevere una sberla dal dorso della mano della signora Haspel.

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