....May Allah have mercy on him, he was:
An Imam in declaring the truth…
A symbol of rebellion against tyrants…
An illustrious example of resisting occupation…
A milestone in spending one’s life for uplifting the Ummah…
like a candle which exhausts itself so that its
surroundings may be illuminated…
A model worthy of emulation in helping the oppressed, specially the people of Palestine…
An inspirational role model for the cause he espoused…
A shining example of kindness towards the Islamic Ummah…
A converging point for uniting the opinion of the Ummah against an enemy whose enmity was understood
by all…
Exceptional in his high resolve and firm determination…
Steadfast in patience and exhorting others to patience…
Farsighted in wars…
Imposing and sober in his asceticism… I remember seeing him at times with his lunch or dinner being mere oil, salt, and a piece of bread.
My Muslim brothers, Shaykh Osama (may Allah have mercy on him) sacrificed his soul, after spending his life
and his wealth for helping the Muslim Ummah, liberating it and sparking a revival in its ranks. He affirmed
the veracity of his words with his blood. The Muslim nations with its masses and men is surely capable of
defeating and overthrowing the tyrants imposed on them, with the permission of Allah. Those who have the
capacity for this undertaking may utilize the Shaykh’s example as an inspiration for rising up against tyrants,
changing the corrupt order, repelling the occupation, and returning to their Islamic roots.
Sui social molti hanno sorriso dell'immagine imbronciata di Hamza bin Laden nel giorno del matrimonio. La cerimonia islamica e i festeggiamenti non sono di per se impegnativi o particolarmente faticosi. Lo è il periodo che la precede, fatto di incontri e discussioni tra le famiglie e i futuri sposi. C'è da verificare la compatibilità della coppia ma anche da delineare gli spazi e il ruolo che ciascuno vuole per se. E soprattutto viene discusso il contratto nel quale vengono esaudite le richieste materiali della sposa che spesso sono dettate dal padre.
Nel discorso fatto circolare ieri, è venuta fuori la personalità decisa di Hamza bin Laden che ancora stenta a farsi strada nel mondo della jihad globale proprio a causa della figura del genitore e anche per l'assenza fisica dai social e le scarse nozioni sul luogo in cui si troverebbe. Si parla spesso di Africa ma anche di Pakistan.
Il messaggio era evidentemente la continuazione di quello celebrativo del dottor Al Zawahiri. E' possibile comunque che sia stato perfezionato in conseguenza dell'uscita dei Bin Laden files.
Dalla documentazione resa pubblica dalla Cia è emersa l'immagine di un Osama affaticato e ormai senza stimoli che passava il tempo scrivendo domande e risposte a se stesso su un diario e come un qualsiasi musulmano frustrato se ne stava a guardare video di teorie complottiste su Youtube.
Hamza ha rispolverato il Bin Laden della prima ora. Quello che fece piovere le prime polemiche su Al Jazeera che non lo indicava mai con il termine terrorista ma dissidente. E in effetti il saudita partito per l'Afghanistan incarnava il rivoluzionario che combatteva contro l'oppressore. Poi la sua idea di jihad, che andava a colpire innocenti soprattutto tra i musulmani, si è rivelata l'espressione più bieca di terrorismo.
Ci sono sprazzi di comunismo nella descrizione dell'Osama ribelle che ha combattuto nel nome di Allah contro i tiranni e si è sacrificato per la nazione islamica. La parola "masse" ricorre diverse volte. Hamza vuole evidentemente scongiurare l'avvento di un altro Massoud, che molti rivedono in Abu Mohammed Al Joulani, servendosi di una dialettica moderna e più adatta agli scenari attuali ma senza intaccare i dettami islamici. In quest'ottica risulta interessante l'apprezzamento per le primavere arabe alle quali è mancato però il supporto della religione.
Il suo messaggio non è riferito a zone geografiche particolari ma c'è un chiaro riferimento alla Siria dove gli ex-qaedisti secondo le accuse di Al Zawahiri avrebbero sporcato la jihad con elementi di nazionalismo. Hamza ha invece posto l'accento sulla purezza delle intenzioni dei padri fondatori e sul rapporto sincero che c'era tra loro. Una critica velata alle diatribe interne ad Hayat Tahrir. Ha parlato dell'era di Osama come l'epoca in cui nessuno si inginocchiava dinanzi alla Casa Bianca. Difficile che si riferisse agli al Saud che ormai dominano la Casa Bianca. Probabilmente è il seguito degli strali di Al Zawahiri contro gli ospiti americani di Idlib. La Cia in trattative con gli uomini di Al Julani.
Tra Hamza e l'anziano egiziano sembra esserci molto affiatamento.
Le sue parole confermano l'intenzione, emersa dai precedenti messaggi, della ricerca strenua da parte di Al Qaeda del grande attentato in stile 9 11, che dovrebbe costituire appunto l'affermazione del giovane Bin Laden. Il game changer potrebbe essere anche la decisione a quel punto, dei servizi segreti pachistani, di cedere Al Zawahiri alle autorità americane.
Inizierebbe una nuova stagione di jihad globale .
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