Dopo mesi di incontri e discussioni, tra l'altro anche con rappresentanti del cosiddetto governo ad interim attualmente sostenuto dalla Turchia che può mettere a disposizione le truppe del Free Syrian Army, si è costituito nei pressi di Bab al Hawa il governo di salvezza nazionale che sarà responsabile delle aree del nord della Siria liberata. Si tratta di una iniziativa fortemente voluta da Hayat Tahrir al Sham che ha innanzitutto promosso una serie di amministrazioni civili nell'area e si è infine accordato in modo da cedere a questo esecutivo, costituito da figure provenienti da ambienti accademici, la gestione di tutte le questioni amministrative, mantenendo per se il controllo della sicurezza e delle operazioni militari. Non è una mossa di facciata come ovviamente sostengono i soliti maligni ma è proprio nell'interesse di Al Julani, fare in modo che quella che ormai è conosciuta in tutto il mondo come la sua roccaforte, sia la casa di tutti e venga governata in maniera efficace. E' un tentativo che dovrebbe rivelarsi più produttivo della conferenza promossa dalla Russia per elaborare quella che viene definita come la futura costituzione della Siria. Salvo ripensamenti dell'ultima ora, dovuti a minacce o a concessioni particolari, a Sochi non dovrebbero essere presenti i gruppi di ribelli che di solito siedono ad Astana. Il buon governo del nord della Siria, che avrà nel Corano e nella Sharia la fonte legislativa, dovrebbe spingere anche verso una compattazione militare e allontanare così lo spettro di un governo messo assieme da potenze straniere.
Le difficoltà, già riscontrate in seno alle amministrazioni civili, stanno nella effettiva autonomia di gestione che il governo avrà e soprattutto nella risoluzione delle dispute tra i gruppi di ribelli che troppo di frequente generano una cattiva tenuta della sicurezza pubblica.
Se si riuscisse almeno a fare in modo che ognuno possa lavorare in maniera indipendente e individuare le criticità sulle quali intervenire, favorendo così l'armonia e il benessere del tessuto sociale, sarebbe già un buon punto di partenza e un paletto importante da opporre ai piani di De Mistura.

Nessun commento:
Posta un commento