lunedì 30 ottobre 2017

Qatari PR

Il pezzo forte dell'intervista con Charlie Rose, che ha fatto avanti e indietro per settimane per prepararla, è stato il racconto dell'investitura ricevuta direttamente dal fratello. Jasim lo avrebbe stupito un giorno accogliendolo con un : tu sei meglio di me per questo compito.
Per il resto Sheikh Tamim ha praticamente confermato il fallimento della mediazione kuwaitiana e nemmeno tanto velatamente minacciato un ulteriore passaggio verso la sponda iraniana che ha supportato il Qatar sin dal primo giorno di blocco, inviando beni di prima necessità . Non pare esserci all'orizzonte, nonostante i millantati buoni propositi, alcuna apertura verso il dialogo.
Alcuni giorni fa invece, in una lunga intervista alla televisione nazionale, Hamad bin Jasim ha per la prima volta fatto il nome di Nusra come beneficiario principale del supporto del Qatar tra le nazioni facenti parte della operation room aperta in Turchia con la benedizione americana. Si è tenuto molto sul vago a proposito del tipo di legame e aiuto dato alla formazione di al Julani. Ha comunque tenuto a sottolineare di aver interrotto qualsiasi forma di collaborazione.
I supporter di Assad sui social hanno preso la palla al balzo per presentare una traduzione dall'arabo molto personalizzata a dimostrazione del fatto che il dittatore sarebbe una vittima.
"Prey" secondo alcuni commentatori arabi, è stata una forzatura linguistica che ha stravolto il resoconto dell'ex ministro.

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