giovedì 17 agosto 2017

Tutti in Badia

Saleh al Hamwi (ex-Nusra, attualmente in forza ad Ahrar al Sham) fa parte del gruppo che sta lavorando sui media per costruire un'ondata d'odio contro Hayaat Tahrir e spesso incita all'omicidio di al Julani. Quindi quello che scrive va preso con il beneficio del dubbio.
E' un fatto però, e anche importante, che i ribelli sostenuti dai governi occidentali, da diversi mesi perdono chilometri importanti in Badia. Si tratta di una zona semidesertica a sud della Siria dove tutti quelli occupati a contrastare Daesh, sono in realtà impegnati in una battaglia per il dominio di territori a ridosso di Giordania e Iraq. Il fuoco scaricato dagli americani a Tanf, sulla coalizione siriana in Giugno, non era una scintilla casuale ma non ha fatto la differenza. E anzi gli iraniani sono diventati ancora più aggressivi in quell'area.
La notizia che adesso l'offensiva militare verrebbe affidata da alcuni governi stranieri (presumibilmente medio-orientali) ad Hayat Tahrir, e che al Julani avrebbe piazzato al comando dell'operazione Abu Malik al Talli, è verosimile. Pare strano comunque, che tale sviluppo si verifichi all'indomani della creazione di una operation room messa assieme ad alcune frange ex-Ahrar per dare l'assalto ad Hama.
Evidentemente però, la contropartita per il deserto è allettante.

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