martedì 29 agosto 2017

Magic bus

Se le polemiche sulla trattativa di Arsal erano rimaste principalmente in ambito locale, lo spostamento dei terroristi di Daesh verso Deirezzor sta facendo rumore nell'arena politica internazionale. Soprattutto in America, che è il Paese sostenitore per eccellenza del Libano.
Arrivati a questo punto non c'era molto spazio di manovra. La lotta contro Daesh ai confini tra Siria e Libano ha connotati nettamente diversi da quella in Iraq.
Quello che deve preoccupare è l'effettiva capacità di Saad Hariri di rimanere in equilibrio dopo essere stato scaricato dai sauditi ed essendo alla disperata ricerca di una affermazione politica personale che lo sottragga al fantasma del padre.
Il famoso patto del diavolo stretto con Aoun per governare assieme, pare pendere troppo dalla parte del presidente libanese e dei circoli a lui vicini. Hezbollah ed Assad.
A rimetterci le penne non sarà solo il premier, ma il Paese intero.
Sarebbe ora che Hariri, tra un selfie con i soldati e un giretto tra capi di stato, mettesse in chiaro le cose con il suo presidente.

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