sabato 8 luglio 2017

Verosimile

Dall’attività investigativa è emerso il verosimile coinvolgimento del BOMBATALIEV ne ll ’assalto , avvenuto a Grozny (Cecenia) nella notte tra il 3 e il 4 dicembre 2014, a lla “casa della stampa” , sede delle principali emittenti locali, e ad una scuola da parte di un com mando composto da jihadisti aderenti alla formazione terroristica “Emirato del Caucaso”, dove persero la vita 1 9 persone. Inoltre, è emersa la militanza dell’indagato in gruppi combattenti in Siria nelle fila dell’ISIS tra il 2014 ed il 2015. Un significativo contributo informativo è stato acquisito nell’ambito di una collaborazione internazion ale con il Belgio , in quanto il BOMB ATALIEV (soggetto all’attenzione anche dell ’AISI) era inserito in una rete di reclutatori e combattenti ceceni dell’ISIS attivi in quello Stato e soggetto segnalato dall’ AISI .

E' meglio che la notizia dell'operazione non arrivi a Kadyrov.
All'indomani dell'attacco perpetrato contro la Press House, il presidente ceceno si disse sicuro del fatto che tutti i militanti erano stati uccisi.

L'attenzione della stampa internazionale in quel frangente si concentrò tutta sull'attentato alla casa della stampa. Si tratta di un edificio all'interno di Grozny e con un alto valore simbolico visto che risale all'epoca sovietica. Ma il dato preoccupante era che gli attacchi furono diversi. Ad un check point della polizia e anche all'interno di una scuola. Un'allegra brigata di ceceni aveva scorrazzato per Grozny come se niente fosse. Alla vigilia del discorso alla nazione di Putin, l'evento fu visto come un affronto al presidente russo. Ma si presentava anche l'interrogativo sulla effettiva capacità di Kadyrov di tenere sotto controllo il suo regno. In quel periodo inoltre il presidente ceceno era solito esaltare il proprio ruolo sui media insinuando il dubbio che volesse succedere a Putin o addirittura chiedere l'indipendenza della Cecenia. Nell'architettura degli attentati alcuni ipotizzarono una regia dell'Fsb tesa a ridimensionare le mire di Kadyrov.

Imrat Kavkaz fu creata da Doku Umarov per ovviare alle tante problematiche sorte a causa della eterogeneità etnica dei combattenti sui quali poteva fare affidamento. Il comandante ceceno riorganizzò il territorio in Wilaya e istituì anche un ufficio di rappresentanza in Russia.
Non è un caso che dopo i primi due discorsi di Abu Jaber in qualità di comandante generale di Hayaat Tahrir Sham, nei quali esaltava il ruolo avuto dagli jihadisti nel dare impulso alla rivoluzione e la volontà di creare un ufficio di rappresentanza all'estero, Ayman Al Zawahiri abbia inviato un messaggio molto forte e critico del nazionalismo.
Umarov non aveva alcuna velleità in tal senso, ma a dieci anni di distanza Hayat Tahrir è la naturale evoluzione di quel discorso. Su un progetto del genere stavano lavorando l'emiro e l'intelligence del Qatar quando convinsero al Julani a scindere il legame con al Qaeda. La formazione di un gruppo militare omogeneo che raccogliesse realtà importanti come Nusra e Ahrar al Sham in grado di abbattere il regime di Assad e la militanza di Daesh, creando un blocco unico con l'opposizione politica siriana.
L'emirato del Caucaso funzionò bene per qualche anno.
In seguito, soprattutto dopo la morte di Umarov, il gruppo si disgregò e molti componenti diedero la bay'ah a Daesh trasferendosi in gran parte in Siria. Lì stentano però a trovare una propria identità e anche la coesione necessaria ad essere incisivi. Ne è testimonianza la copiosa produzione poetica nella quale albergano atmosfere nostalgiche cariche della vecchia ostilità contro Unione Sovietica ed ateismo.

In questo contesto non è strano che ci fosse un ceceno che faceva spola tra Bari e Napoli.
Due realtà che molto si prestano all'attività di propaganda e reclutamento.
E' significativo che l'operazione si sia chiusa al momento con un solo arresto e tre espulsioni.
Vuol dire che l'attività di monitoraggio messa in atto dall'Aisi è stata tempestiva e chirurgica al punto tale da evitare che sul nostro territorio ci fossero sacche di terrorismo giunte ad un livello organizzativo avanzato.
Almeno questo è quanto si può dedurre prima che sia disponibile il resoconto della conferenza stampa.

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