Quando il direttore dell’Aise, Alberto Manenti, ha saputo dalle risultanze delle indagini della procura di Roma che proprio nei suoi uffici agenti segreti alle sue dipendenze continuavano a collaborare con l’indagine di Napoli che aveva coinvolto esponenti del governo (come Luca Lotti), e tirato in ballo il papà dell’ex premier, Tiziano Renzi, è andato su tutte le furie.
Repubblica 5 ore fa
E quando i vertici del comparto intelligence lo hanno saputo, sono andati su tutte le furie. Hanno convocato gli interessati, alcuni - non si sa quanti - hanno ammesso. A quel punto è venuto meno il rapporto di fiducia tra loro e i vertici. Dal punto di vista formale, è stata seguita la strada della richiesta di tutti gli ex militari del Noe di tornarsene all'Arma, con la contestuale accettazione della domanda. Repubblica 4 ore fa
Alberto scopre sempre le cose dopo che glielo dice la procura.
E viene a mancare il rapporto di fiducia. Come ai tempi di Ester.
In attesa che esca fuori una versione più credibile dei fatti.
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