lunedì 24 luglio 2017

Accontentamenti

«La verità è che qualsiasi scelta decidiamo di prendere non è facile, perché sono cambiate le condizioni e perché, probabilmente, se abbiamo iniziato questa attività (Consip, ndr) è per accontentare il vice e il dottore».
laverità

La storia della mail e dei messaggi watsapp non è molto convincente.
Però sta in piedi.

E comunque con tutti i limiti de caso, cioè le fissazioni, l'aria da eroe, i sermoni, i processi, poi alla fine il colonnello De Caprio i fatti suoi se li sa sistemare e bene pure. E' andato all'Aise e non alla caserma di Roccacannuccia. S'è beccato pure un aumento di stipendio. Così hanno scritto.
Sicuramente una buona parte la mette a disposizione della casa famiglia o ci si compra un guanto nuovo. Però sa fare i suoi calcoli. Sta sistemato a vita con un lavoro sicuro.
Stupidate tipo quelle che sarebbero capitate (o fatte apposta) a Scafarto non ne fa.
Quindi il gioco dello scaricabarile in questa vicenda vale a seconda dei punti di vista.

Dire che i vertici dell'Aise non fossero al corrente di tutto quanto accaduto, fa gioco alla squadra di Manenti così come a quella di De Caprio. Da tutto quello che abbiamo letto sull'Aise negli ultimi anni, è comunque uno scenario che sta in piedi anche lui.
Pare di capire che là dentro nessuno sia felice.
Quindi ci si organizza ognuno a modo suo.
Chi scappa e chi si trova lavoretti extra con gli ex-colleghi.
Però c'è qualcosa che non torna.
Ora è vero che il direttore è personaggio importante impegnato in questioni importanti.
Ma è possibile che non abbia messo in piedi un mini-servizio di spionaggio interno per tenere d'occhio soggetti borderline e doppiogiochisti ?
Ogni volta cade dalle nuovole.

Nessun commento:

Posta un commento