mercoledì 10 maggio 2017

At the core

In January 2017, ANF merged with several other hardline opposition groups to form Hayat Tahrir al-Sham (HTS). ANF remains al-Qaida. ’s affiliate in Syria. Jawlani is not the leader of HTS, but remains the leader of ANF, which is at the core of HTS.
US State Department

Meno del riscatto pagato a Nusra e Zenki per le nostre ragazze ?

All'indomani della dichiarazione di guerra di HTS a Idlib contro i frequentatori di Astana, gli americani mandano un messaggio alla parte moderata di Hayat Tahrir, e ai gruppi storicamente supportati dalla Cia (FSA e Ahrar al Sham), per fare fuori i qaedisti e poi unirsi ai ribelli buoni. Dove per buoni s'intende quelli che loro tengono a libro paga. Sgozzano pure loro, ma da buoni.
E anche al Qatar che ieri ha ribadito come la de-escalation zone non deve essere l'alternativa alla rimozione di Assad.
Il legame che c'è attualmente tra Hayaat Tahrir e Al Qaeda è di gran lunga meno solido di quello tra YPG e PKK.  L'errore come sempre è ritenere che Abu Mohammed Al Joulani sia la testa di Al Qaeda in Siria. Sono quelli che gli fanno la guerra che stanno lavorando per un rimodellamento più aggressivo di Al Qaeda.
Questo tipo di designazioni è comunque di natura politica.
Il problema è che nè il Pentagono nè l'amministrazione si rendono conto sul momento del danno fatto in prospettiva futura. Hayaat Tahrir è l'unico esercito in grado di sconfiggere Assad e di fare da collante nella futura Siria. Evidentemente si preferisce altro.

In June 2015, ANF claimed responsibility for the massacre of 20 residents in the Druze village Qalb Lawzeh in Idlib province, Syria.

Si è mai visto un gruppo terroristico che dichiara una simile responsabilità proprio nel bel mezzo delle trattative con il leader dei drusi in Libano?
Una lettura bizzarra della storia di quel massacro nel contesto di una guerra che vedeva gli assadisti in perdita sacrificare i drusi.


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