giovedì 6 aprile 2017

Something should happen

الدعاء لمجاهدي الساحل السوري . فصائل المجاهدين تدك معاقل النظام النصيري في الساحل . اللهم وحد صفوفهم وسدد رميهم. النصر يحتاج الى تواضع والهزيمة والتراج بحاجة الى توبة ومراجعة النفوس . فالجهاد عبادة وعمل صالح ويشترط له الإخلاص والإتباع حتى يقبل . اللهم اصلح حالنا وتب علينا واغفر لنا ذنوبنا . علمنا رسول الله صلى الله عليه وسلم أن نتواضع عند النصر . وعلمنا أن الإخلاص شرط لكل عمل نبتغي به وجه الله  Sheikh Abu Mariya al Qahtani


Secondo i soliti bene informati l'attacco su Khan Shaikun sarebbe stato deciso da Assad dopo una riunione con i più alti vertici di governo ed apparati di sicurezza. Sui social invece i pupazzetti a libro paga di Putin hanno rimesso in circolo l'immaginetta della ragazza kuwaitiana che si faceva il giro delle università con Bush padre per raccontare la storiella delle incubatrici violate. In effetti l'Ambasciatrice americana alle nazioni unite trasudava ipocrisia nel mostrare le foto dei bambini morti quando fino a due giorni fa aveva dato la benedizione ad Assad. Questa non è la prima volta che gli uomini del dittatore usano armi non autorizzate. Nel frattempo inaspettatamente, mentre stanno tenendo bene su Hama, i ribelli hanno aperto un fronte ulteriore in Latakia. Vero è che, come aveva anticipato il comandante al Julani, la strategia attuale è basata sulla sorpresa, ma partire all'attacco senza aver chiuso la partita su un fronte così delicato come Hama , rischia di portare un fallimento come ad Aleppo. Si difendono comunque molto bene. I miliziani sciiti hanno perso un enorme numero di comandanti. La differenza è stata fatta solo dagli attacchi aerei. Probabilmente la Cia ha spinto verso questa mossa i gruppi che combattono assieme ad Hayat Tahrir .
L'impressione è che Assad sia stato tratto in inganno dai suoi circoli su input estero.
La pressione su tutti i fronti dovrebbe indurlo a lasciare.
L'unica soluzione sarebbero i bombardamenti. Ma a dispetto delle dichiarazioni e delle opzioni che gli avrebbe prospettato il Pentagono, Trump non ha la benchè minima idea di come muoversi sugli scenari di guerra.
Vedremo se tutta questa messa in scena aprirà qualche porta risolutrice.
L'aspetto più importante che dovrebbe indurlo a riflettere, è che Assad non è più padrone in casa sua. Iraniani e libanesi dominano la scena.
Gli conviene tentare un'uscita di scena indolore. Ammesso che sia possibile.
A questo punto conviene disfarsi di lui in maniera netta.

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