giovedì 20 aprile 2017

Solo

Perhaps the more important implication relates to how the threat is portrayed. By downplaying the role of lone-actors and autonomous groups, while emphasizing the controlling influence of the Islamic State, the threat of jihadist terrorism in the West appears even bigger and badder than it really is. Connections between terrorists are indeed common (more so in Europe than the United States), but this does not mean that lone-actors (untrained, largely autonomous individuals) don’t also play an important role. Remotely-enabled attacks are certainly an increasing issue of concern and they are indeed the work of the Islamic State, but not exclusively so. war on the rocks

Il primo profilo di lupo solitario tracciato dai criminologi qualche decennio fa, accostava il lone actor allo studente di liceo che, dopo settimane o mesi di rabbia covata contro gli insegnanti, comprava la sua bella tanica di benzina e dava fuoco alla scuola.
Si trattava di una elaborazione molto semplicistica che comunque aiutò gli investigatori a comprendere i meccanismi mentali che muovevano questi soggetti.

In periodi di emergenza come quello attuale gli apparati di sicurezza sono guidati da una certa dose di opportunismo.
Le agenzie di intelligence sono consapevoli del fatto che possono ottenere maggiori poteri di controllo. E alle forze dell'ordine sono riservati maggiori mezzi.
Nell'immediato stentano inoltre a capire la natura e l'evoluzione del fenomeno criminale. Cercano quindi di arginarlo ricorrendo a metodi che ritengono nuovi o straordinari.
In realtà alla fine Khalid Masood non è altro che la versione inglese di Luigi Preiti.
E il gruppo di kosovari a Venezia si è mosso come una qualsiasi cellula anarchica.
L'errore sul piano investigativo sta proprio nel dare enfasi eccessiva alle connessioni internazionali piuttosto che affinare i mezzi di difesa interna.

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