mercoledì 12 aprile 2017

Seppure

Anche perché, seppure trasferito dietro una scrivania a fare il passacarte per l’Aise (il servizio segreto esterno) e blandito con un buon aumento di stipendio, Ultimo è e rimane un uomo d’azione. Diretta o per interposta persona. 
risponde solo ai Pm di Napoli e non ai vertici dell'Arma. Forse sarà per questo che è rimasto colonnello mentre tutti i suoi colleghi d’accademia sono quantomeno generali di divisione. con Woodcock condivide l'dea che quasi tutti i politici sono coinvolti con il malaffare.
dagospia

D'Agostino è maestro nel creare l'evento però di solito la sostanza corrisponde a verità.

Con la teatralità che lo contraddistingue, il colonnello De Caprio ad un certo punto con tono indignato risponde al pubblico ministero che gli chiede se è vero che De Gennaro lo voleva alla Dia, che lui, figlio di carabiniere e venuto al mondo in una caserma, mai si vedrebbe in un contesto diverso da quello dell'Arma. Al tempo stesso però, nel corso di uno dei suoi sermoni domenicali, se così si possono definire, non solo si lamenta della burocrazia ma ritiene inutili istituzioni come gli assessorati che fanno parte del sistema e lo rendono impraticabile. Vado a memoria su parecchio materiale dell'ipse dixit che si trova in rete. Credo che comunque i concetti espressi siano quelli.
Quindi più che servitore dello stato o carabiniere, a lui pare interessare il marchio di fabbrica che l'Arma gli offre. E' per quello che nei suoi discorsi parla spesso della comunanza con la popolazione. E' come se si sentisse a metà tra Robin Hood e i beati paoli. Interpreta il suo ruolo di carabiniere in questa maniera. Anche tra malumori e bizze.
Ora se è vero che tutto ciò è alquanto atipico per un ufficiale, è anche vero che negli anni o meglio nei decenni (parliamo di un uomo che ha abbondantemente passato i cinquanta ) ci sono stati comandanti, ministri, presidenti del consiglio che glielo hanno lasciato fare in virtù delle straordinarie capacità investigative che tutti gli riconoscono. Così facendo però, sono state sacrificate tutte le altre componenti della macchina carabiniere-uomo. E stato fatto un danno a lui ma anche a tutti quelli in qualche modo a lui legati.
L'immagine del dialogo tra il generale Del Sette e il generale Manenti che si sarebbero incontrati per decidere a tavolino come spupazzarselo, così ce l'hanno raccontata e in mancanza di riscontri o smentite così la prendiamo per buona, è un pò il simbolo di come viene gestito il comparto sicurezza in Italia.

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