domenica 23 aprile 2017

L'affondo di Zawahiri e il voto di Daesh

Shaam will submit to none except Allah .

...Our dear people in Shaam: You must therefore prepare yourselves for a protracted war against the Crusaders and their Rafidhi and Nusairi allies. ...
....Our brothers in Shaam: Watch out for the progeny of Abu Righal, who wish to deceive you into buying the myth that only if you were to change your Jihad to an exclusively nationalist Syrian struggle, the leading international criminals would be pleased with you, for this goes against what the Quran has clearly explained: “Never will the Jews, nor the Christians be pleased with you, until you follow their creed.” [Al-Baqarah: 120]...:
...In my humble opinion, the strategy for Jihad in Shaam must focus on a guerilla war aimed at wearing down the enemy and bleeding it to death. ...Do not occupy yourselves with holding on to territory, instead focus on destroying the morale of your enemy.
...The cause of Shaam is the cause of the entire Ummah. We must not present it as merely a cause of the people of Shaam, and then further narrow it down to a cause of Syrians alone, for this is precisely the enemy’s plan and his much sought after objective. The enemy seeks to transform the Jihad in Shaam from a cause of the Muslim Ummah to an exclusively nationalist Syrian cause, then turn the nationalist cause to an issue of specific regions and localities, and finally reduce this to an issue of a few cities, villages and neighborhoods. Shaam will submit to none except Allah ...And let us not forget here that those who defended Shaam earlier in history were none other than the likes of Salahuddin, Qutz, Bebres, Muhammad bin Qalawoon, and the Ottoman Turks, NONE of whom were Syrians, but were Muslims and Mujahids before anything else. We must not submit therefore to the dictations of the leading criminals, who seek to intimidate us with accusations of ‘terrorism’ and ‘extremism’. These are the same forces that did not even spare Muhammad Mursi, inspite of the fact that he had given them all they had asked for. I ask Allah to give our people in Shaam steadfastness. 
....  Sheikh Ayman Al Zawahiri

Non è la prima volta che fa riferimento al tradimento di Abu Righal.
In questo caso non ha indicato i destinatari che comunque sono noti.

Giorni fa Abu Julaybib, uno dei più rappresentativi della colonna giordana di Nusra che lasciò in malo modo dopo l'annuncio ufficiale del distacco da Al Qaeda, ha inviato attraverso i social una dura lettera di condanna diretta ad Abu Mohammed Al Julani, per lamentarsi di presunti maltrattamenti subiti dalla famiglia, ad opera dei suoi uomini, mentre cercavano di fuggire dalla Siria. Moglie e figlio sarebbero stati minacciati perchè lui è considerato un traditore. E Tubasi ha tenuto a sottolineare quello che non è un particolare di poco conto. La moglie è parente diretta di Abu Musab Al Zarqawi. Si è trattato di un attacco strumentale.

Anche se non nomina mai il suo nome e quello della sua formazione, il messaggio di oggi è una vera e propria condanna a morte nei confronti di Abu Mohammed Al Julani.
E prima o poi qualcuno la eseguirà.
La critica feroce alla strategia politica e militare di Hayat Tahrir Sham, giunta peraltro in un momento difficile in cui proprio per insistere su Hama si registrano gravi perdite e dissidi con gli alleati, conferma che Al Julani sta pagando un caro prezzo, e con lui Abu Jaber che lo aveva spinto al passo, per essersi separato da Al Qaeda abbracciando così la rivoluzione siriana. Non riesce a convincere gli interlocutori internazionali della completa genuinità della mossa e nemmeno parecchi  dei suoi circa la necessità di farlo. L'attentato di Rashedeen, partito da una zona controllata da HTS, potrebbe essere stato ordito proprio da uno dei gruppi che, pur avendo aderito alla nuova formazione, continuano a remare contro.
Così stando le cose, l'unica cosa che potrebbe salvare Al Julani e i suoi, è un deciso avanzamento militare su più fronti. Ma se gli arabi del Golfo non si decidono a fornire forze di contrasto aereo, cosa che non fanno su direttiva americana, allora l'impresa è praticamente fallita.
Al Zawahiri è evidentemente al corrente degli sviluppi delle trattative in Qatar e vuole scongiurare che si arrivi addirittura ad un accordo per un governo secolare. Sbaglia i suoi calcoli. Un musulmano non tradirebbe il credo in Allah dopo una guerra in cui tanti hanno creduto e per la quale sono morti.
Però il suo progetto è chiaro. Formare una base stabile per una nuova Al Qaeda che raccoglie gli insoddisfatti. Per fare questo ha bisogno del caos.
La strategia da lui suggerita non porterà ad una vittoria . Di certo non nel breve periodo.
Ci sono degli snodi importanti come Hama sui quali bisogna rimanere saldi a combattere.
Al Julani ed Abu Jaber sono perfettamente consci del fatto che un passo indietro porterebbe alla disfatta completa. C'è da vedere se e come risponderanno. Probabilmente attraverso Sheikh Abu Abdullah al Shami che ha l'autorevolezza per fornire basi legali incontrovertibili per dimostrare l'assurdità della logica di Al Zawahiri. Ma la soluzione vera a tutti i problemi sta nell'ottimizzazione della fornitura delle armi e nel costringere Ahrar al Sham a combattere in maniera leale.

L'attentato a pochi giorni dalle elezioni era abbastanza scontato.
Un assist fantastico per la Le Pen.
Una Francia a guida fascista è praticamente una fucina di guerriglia perpetua per Daesh.

Nessun commento:

Posta un commento