giovedì 9 marzo 2017

Kiss me once and kiss me twice

Noi lo possiamo fare perché non abbiamo scheletri nell’armadio, anzi: aspettiamo con curiosità che il Parlamento approvi finalmente la commissione di inchiesta sulle banche. Sarà interessante andare a capire in questi dodici mesi le vere responsabilità, a tutti i livelli istituzionali e politici: i dodici mesi che ci separano dalla fine della legislatura consentiranno un lavoro serio e sistematico, ne sono certo. Per me, per noi, la parola trasparenza è un concetto irrinunciabile. Spero lo sia anche per tutti gli altri partiti e soggetti coinvolti. Matteo Renzi Il Sole 24 Ore

Questa non è roba da Rondolino.
Piuttosto Davide Serra.

Di solito le commissioni d'inchiesta le si fa dopo vent'anni almeno.
E comunque non servono a nulla se non a consolare chi ha subito un torto dallo stato o quando lo stato non è stato capace di difenderlo. E anche a dare un pò di visibilità a parlamentari persi per strada. La Bindi antica e dimenticata democristiana è stata rispolverata dalla nuova fustigatrice dei massoni.
Una commissione d'inchiesta a oggi la si può magari concedere a Tonino Di Pietro che in fondo ci ha fatto scoprire non tanto un'altra Italia, ma l'importanza di battersi contro quella brutta parte del nostro Paese. Un uomo che, con tutti i suoi difetti, ha lavorato sodo dalla campagna a Montecitorio, ha in fondo diritto a sapere se sono stati i servizi segreti ad affossarlo. Che tanto è sempre colpa dei servizi segreti.
Il giovanottone toscano, che beato lui da disoccupato è diventato addirittura professore, magari potrebbe far riavere tutti i soldi a chi li ha persi.

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