Non si rende conto che la gravità è doppia rispetto a chi ha come sodale un rubagalline. Saltalamacchia non l'ha nominato visto che oggi abbiamo letto cosa avrebbe detto e fatto.
Passato dal maglioncino di Marchionne al collo in vista stile Fratoianni, si è lamentato che parliamo dei suoi chili di troppo. E infatti dopo un pò apposta gli hanno inquadrato la mano. Ha le dita che sembrano salsicce. La fede era quasi incastrata.
Da Mentana, Lillo e Fittipaldi sembravano sempre più Totò e Peppino.
Fino a ieri Fittipaldi non si lanciava in valutazioni approfondite perchè "io non sono un cronista politico, non sono un cronista di giudiziaria, sono un giornalista d'inchiesta". Oggi voleva rifare il governo da capo a piedi. Marco Lillo è sempre più sulla via dell'autobeatificazione.
Domani ha detto che ci dà la botta finale. Pubblicano cose fantastiche sulla fuga di notizie.
Alla domanda, ma chi l'ha detto a Saltalamacchia e Del Sette, Fittipaldi sgrana gli occhioni verdi e fa : a questo punto che importa ? Giornalista d'inchiesta.
La ciliegina sulla torta è stata la storiella dei carabinieri che si sono casualmente piazzati sul tetto dell'avvocato di Manzi e hanno fatto pure un finto blitz antidroga. L'avvocato in visibilio ha raccontato di come ha capito tutto e si è recato in procura a chiedere che fare.
Chiamasi pressione investigativa. Quando si individua il primo pollo che può cadere in errore o parlare gli si mette paura con le perquisizioni. Trucco vecchio come il cucco.
Eppure la scena dei carabinieri che tutte le mattine andavano a raccogliere i pizzini di Romeo.
Anche questa dall'Fbi ?
Last but not least. Di ecologico in questa indagine che c'è ?
Comunque nel fine settimana inshallah metto mano al dossier Consip.
L'opera omnia di Marco Lillo da Novembre in poi.
Mi voglio fare del male.
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