sabato 25 marzo 2017

Così parlò l'inviato

Aisha raccontò :

il Messaggero di Allah non riuscì a dormire la prima notte dopo essere giunto a Madina.
Allora disse : se almeno un uomo retto potesse rimanere a guardia della mia persona mentre riposo.
Aisha ricordava : mentre ce ne stavamo così seduti, si sentì un rumore di armi.
Chi è, chiese il Profeta.
Sa'd bin Abi Waqqas, fu la risposta.
Cosa ti ha portato qui, chiese il Messaggero di Allah.
Ho provato paura per il Messaggero di Allah, così sono venuto per proteggerlo, rispose Sa'ad.
A quel punto il Messaggero di Allah gli dedicò una supplica e poi si addormentò.

At-Tirmidhi Volume 1 Libro 46


La tattica di far credere che si è a un passo dal nemico è vecchia come la guerra.
Gli iracheni hanno bisogno di tempo e mezzi.
Per loro la vita è un conflitto permanente.
Per ottenere l'aiuto finanziario degli occidentali conviene non catturare il capo di Daesh ma almeno dare l'idea che si è padroni della situazione.
Si va avanti a via di ricatti.
Ma raccontare al pubblico che adesso Sheikh al Baghdadi si sente braccato, come se fino a sei mesi fa magari passasse i pomeriggi seduto al coffee shop del villaggio a chiacchierare con gli amici, è ilare.
Tutti i combattenti di peso, e in particolare il comandante generale, da sempre usano precauzioni per muoversi. Non dormono nello stesso posto per più di due notti. Si nascondono nei villaggi o nei campi di rifugiati. Tra le ngo. Dormono, quando dormono, con la cintura esplosiva ben stretta e un fucile sotto al cuscino. Abu Mohammed al Julani, ai tempi di al Zarqawi in Iraq, non mostrava il volto nemmeno agli altri comandanti.
E sia al Baghdadi che al Adnani, nei loro messaggi, non hanno mai detto che si sarebbero immolati per primi. Anche se i giovani magari potevano intenderlo in questo modo.
Il comandante è la persona che più ha bisogno di essere preservata perchè è quello che regge le fila dell'intera organizzazione. Un uomo dalle caratteristiche eccezionali che ha bisogno di elementi altrettanto validi. Il Profeta, pace e benedizioni su di lui, in un particolare momento non chiedeva solo  che qualcuno lo proteggesse. Ma che si trattasse di una persona virtuosa. Guidata dai suoi stessi principi. L'obbedienza ad Allah subhana wa tahala (l'onnipotente ed eccelso). Ovviamente se venisse a mancare il comandante generale, dev'essere sempre pronto qualcuno o un gruppo che lo sostuisca. Che non faccia mancare il morale nè la capacità militare.
Vallo a spiegare ai lettori di un cronista italiano però.

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