mercoledì 15 febbraio 2017

Dove c'è terrorismo c'è casa

Nessuna città è adatta come Napoli, per posizione geografica, tradizione e varietà culturale, ad ospitare il nuovo centro di analisi strategica contro-terrorismo, una task force di 90 uomini il cui compito sarà quello di monitorare le diverse declinazioni del jihadismo nel Mediterraneo e le sue evoluzioni, al fine di prevenire la nascita di nuovi ceppi e di fornire ai membri dell'Alleanza strumenti aggiuntivi per comprendere e neutralizzare il fenomeno del terrorismo. Volendo osare, questa iniziativa potrebbe anche porre le basi per la formulazione di linee guida comuni nella lotta all'eversione politica di matrice religiosa, un problema che accomuna le due sponde dell'Atlantico e che, in Europa, permette di superare le divisioni tra Lisbona e Istanbul.il mattino

Adesso si spiega la sceneggiata sui passaporti e perchè da Napoli escono notizie su indagini e processi legati al fondamentalismo.

Il professor Margelletti oltre che bravo è anche simpatico.
Al convegno organizzato dalla guardia di finanza faceva da spalla a LambertOne Giannini che tentava disperatamente di convincere la platea, o forse se stesso, della necessità delle espulsioni.
A un certo punto Margelletti fa : l'espulsione non è da intendere come una punizione.
Ma come no ?!?
Uno viene qua pensando di avere trovato casa e lo cacciamo senza sapere perchè, visto che l'accesso alla documentazione sarebbe arduo e costoso.
Insomma abbiamo capito che l'antiterrorismo è come l'antimafia.
Mancano solo il Saviano e il Lirio Abbate della situazione.

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