mercoledì 9 novembre 2016

Questione di brand

“Sappiamo anche – prosegue Maccari – che ci contesteranno di essere intervenuti senza neppure aver visto la fiction, aggiungendo magari, ed anzi quasi certamente, che si tratta di un tentativo di rendere il ‘poliziotto’ protagonista del film più ‘umano’ e quindi ‘più prossimo’ al cittadino, e persino più simpatico. Tutte sciocchezze. La stragrande maggioranza dei cittadini italiani non si droga e non ruba. Per risultare umani e simpatici non c’è alcun bisogno di drogarsi o rubare. E, ciò che conta più di tutto, falsare l’immagine di un Funzionario di Polizia è un bluff, un raggiro, ed un abuso gravissimo. I Poliziotti sono umani esattamente come gli altri. Hanno i loro problemi, enormi. Le loro frustrazioni, grandissime. Le loro delusioni, i loro lutti, i loro dispiaceri, le loro difficoltà su tutti i fronti. Ma ciò che li contraddistingue è il fatto che, nonostante tutto, ispirano la loro esistenza alla fedeltà allo Stato, alle sue Istituzioni, alle sue Leggi, alle sue regole, scritte e non scritte, che ancora consentono a questa società che a volte mostra un lato davvero balordo di conservare la sua spina dorsale. I poliziotti italiani, quando arrivano in servizio, non si drogano e men che mai rubano”. Coisp

Francone Maccari riappacifica con la vita.

Anch'io in questi giorni leggo di sfuggita lanci stampa su questa serie e non ho capito ancora di che si tratti.
Francamente trovo molto offensivo Coliandro.
Il Coisp, che nelle ultime settimane ha fatto un'ulteriore virata a destra da tenere d'occhio, sfrutta il "brand" del poliziotto così come lo fanno in tanti.
Il governo, al quale preme propagandare l'immagine delle forze dell'ordine efficienti e ponte tra popolazione e istituzioni, cura le varie fiction su Pisani, De Caprio, Montalbano. Ai sindacati interessa il lato sfigato della vita del poliziotto, se così possiamo definirlo, per fare tessere e anche per dare manforte agli interlocutori politici di riferimento. You can put lipstick on it, ma la sostanza è quella.
E' un grosso mercato. Ce n'è per tutti. Non mi affannerei più di tanto.
Poi a leggersi le cronache giudiziarie, qualche poliziotto non proprio ortodosso, c'è in giro. Se ne viene sottolineata l'esistenza con ironia, si fa anche un servizio alla categoria.
Maccari dovrebbe farsi insegnare l'arte della comunicazione dal dottor La Bella. I postali sono spesso a contatto con il mondo dello spettacolo, quindi riescono a considerare certe questioni nella giusta dimensione.

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