martedì 11 ottobre 2016

Se vince il NO non cambia niente

"Quello - ha concluso Gabrielli - è stato un brillante risultato perseguito soprattutto grazie all'efficacia della prevenzione del nostro antiterrorismo che ha permesso di individuare relativamente in fretta una persona che era già attenzionata da tempo. Sono state ore difficili e di grande apprensione, certo, ma l'apparato di sicurezza del nostro Paese ha dimostrato che funziona".Ansa



Questa storia dell'attentato sventato ci è stata presentata a più riprese e in varie fattezze.
L'unica cosa che interessava sapere, come ha sottolineato e chiesto a gran voce quel cattivone comunista e filoislamista del procuratore Spataro, era il tipo di controllo esercitato dalla magistratura su questa vicenda. Visto che sembrava esserci notizia di reato, era naturale aspettarsi anche un processo. Ma ormai le espulsioni hanno la meglio su tutto.

Diceva il pupillo del Blengini, ospitato come sempre con piacere da Giletti per un comizio, che se vince il no, alla fine non cambia niente. Cioè rimane tutto come prima.
La strategia mediatica governativa gira tutta in questa direzione.
Dall'alba a mezzanotte tocca sorbirsi la polizia in tutte le salse in tivvù e sui social, che delizia il popolo delle famiglie, su tutto quanto di buono il governo fa per anziani, donne e bambini.
Per gli animali e per lo sport.
La polizia c'è anche quando stai baciando la tua ragazza.Ti osservano sorridendo.
Poi arriva il capo della polizia che ti mette paura con Daesh e ti parla della contro narrazione del governo.Ce n'è una ? E il sottosegretario ti rassicura perchè ti dice che c'è il Casa.
Salvo poi non citare il viavai di iraniani che sembra esserci sul nostro territorio. Quel poveraccio del vicequestore si è preso gli insulti di mezzo mondo per aver arrestato l'amico dello Shah di Persia (ce n'è uno ?) ma nessuno ha capito come questo sia entrato in Italia.
Anche la Maria Elena gira il mondo per fare campagna elettorale.
Pardon. Per informare i nostri connazionali su quanto di buono sta facendo il governo.
Poi BAM arriva il ministro della cultura che, dopo aver regalato tesoretti e ingressi gratis ai giovani, dice che il turismo si incrementerà solo con il si.
E il pupillo del Blengini, mogio mogio, ribadisce che non cambia nulla.
Semplicemente rimarrà tutto bloccato. Tutto come prima.
Per colpa del Molise che apre gli uffici commerciali in Cina, l'Italia tutta perde i cinesi.
Cioè si fermerà tutto ai cinquecento euro per la cultura e al tour del cyberbullismo.
Se vince il no, l'Italia si ferma. Questo è il messaggio che arriva.

Diceva anche Matteo, che c'è chi lo vota perchè è antipatico.
Embè? L'antipatia è un sentimento come l'amore o l'odio, che ha comunque basi completamente razionali. Mi sei antipatico perchè ritengo che questa legge sia pericolosa soprattutto nelle tue mani.
E secondo lui se vince il no, nessuno più si azzarderà a cambiare le cose perchè il popolo ha deciso di non cambiare. Ebbravo a giocare con le parole il pupone di palazzo chigi. Il popolo magari avrà deciso contro quel tipo di cambiamento. Non contro una riforma del sistema in generale.
Se non lo si ascolta però, non lo si può sapere.

In sintesi volevo semplicemente dire che se vincerà il si, e in maniera cristallina e regolare, sarà solo perchè il governo può contare su un ampio ventaglio di mezzi e perchè quelli del no, sono un branco di dilettanti allo sbaraglio.
Che non ci si venga a dire che si è stati bravi e che l'Italia ha voluto il cambiamento.
Al massimo ha votato si per sfinimento da bombardamento mediatico.

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