venerdì 28 ottobre 2016

Quelli come loro

«Quello scoperto è il più elevato livello di criminalità in questo settore. Ci siamo trovati di fronte a soggetti che operano nel più totale anonimato, con un livello di sofisticazione molto alto. Ma quelli come loro devono sapere che non vi sono porti sicuri dove poter agire». Roberto Di Legami

Io capisco che l'aspetto socio-psicologico della questione interessi poco la polizia che almeno in teoria ha il solo compito di portare a casa l'operazione. E viste le dichiarazioni dei dirigenti dei vari comparti al termine delle indagini, mi pare che il concetto non sia stato nemmeno compreso.
Questa è gente malata che vive in una doppia dimensione.
Criminali da sbattere in galera, ma pur sempre malati.
Con un proclama del genere, gli si lancia semplicemente un guanto di sfida per migliorarsi dal punto di vista tecnico e per mimetizzarsi in maniera ottimale. Questa è la loro specialità.
Anche in questo caso serve una strategia di prevenzione che vada al di là della semplice repressione.
Mancano i centri di riabilitazione (uno è a Milano e ha dato discreti risultati) e un modo adeguato per tenerli sotto controllo una volta individuati.
Però siccome da noi tutto viene fatto in funzione del tweet del ministro, è inutile starne a parlare.

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