mercoledì 28 settembre 2016

Many, money, many

Even Americans? Yes. The Americans are on our side, but not the way it should be. For example, we were told the following: We have the "Battalion 47" conquer and occupy. We got out of Saudi Arabia 500 million Syrian pounds. For the acquisition of the Infantry School in "Al Muslimiya" years ago we received from Kuwait 1.5 million Kuwaiti dinars and Saudi Arabia's five million US dollars. Of the governments or by private individuals? Of the governments. You have fighters from Europe in Aleppo at the "Al Nusra Front"? Many, many, many! How much? Lots.ksta.de

Ovviamente dai ranghi di Jabhat Fateh, pur essendo una giornata delicata e non solo ad Aleppo, iniziano a smentire l'intervista. E spuntano strane storie su questo Todenhofer che non sarebbe esattamente un giornalista disinteressato.

L'intervistato potrebbe comunque essere qualche appartenente a Nusra o al fronte dei ribelli, interessato a scalzare Mohammed al Julani dal comando. Per questo motivo il discorso gira sui soldi e sulle armi, elementi essenziali sulla cui gestione Sheikh al Fateh ha posto il veto come conditio sine qua non, per guidare i ribelli.
Storicamente inoltre, il comandante di al Nusra ha una forte avversione per l'invasore americano, e il comportamento tenuto nel corso delle negoziazioni sul ceasefire, è stato per lui una conferma che degli americani non ci si può fidare. Atteggiamento questo, che non convince le altre fazioni e anche qualcuno all'interno di Jabhat Fateh. Nessuno ha la visione politica di al Julani. Badano tutti alla vittoria militare senza ponderare le conseguenze, al tavolo delle trattative, di un'alleanza con gli americani. Potrebbe altresì essere stato lui stesso, a mandare uno dei suoi comandanti, facendogli dire cose che di persona non può ammettere alla luce delle recenti prese di posizione. La fornitura di armi e i finanziamenti inviati dagli stati del Golfo, sono strettamente legati al processo politico. Gli arabi non danno mai nulla senza pretendere qualcosa in cambio. E al Joulani ha fortemente bisogno di armi in questo momento. Ormai Assad e Putin hanno scatenato l'inferno.
L'unica cosa certa in questa vicenda è che Assad deve essere neutralizzato.
O gli facciamo la guerra, o gliela facciamo fare da chi la sa fare.
I curdi e le loro amazzoni sono tanto carini, ma vanno bene giusto per i notav in fuga.


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