domenica 18 settembre 2016

La trappola siriana

If we determine we did indeed strike Syrian military personnel, that was not our intention, and, we of course, regret the loss of life. Imagine how often the council would be meeting if we were to call an emergency meeting each time Russia or Syria bombed a hospital. Russia never calls for Security Council consultations about these practices.




It may well be, one has to conclude, that the airstrike has been conducted in order to disrupt the operation of the Joint Implementation Group and to actually not allow it to be set in motion.



Se si fa un patto con gente di un certo tipo, come minimo lo si deve blindare sotto ogni punto di vista. Che il ceasefire sarebbe cessato presto, era cosa certa. Rimaneva solo da stabilire chi avrebbe fatto in modo da far sembrare che l’altro non fosse stato ai patti. E’ inutile stare a piangere sul latte versato. Assad ha bisogno di prendere tempo e sistemarsi le sue cose in modo da ritrovarsi in una posizione favorevole ad un eventuale negoziato per la transizione. E quindi di mascherare o far dimenticare tutte le atrocità di cui è responsabile.

Putin vuole semplicemente rimanere a cavallo. Con chi o grazie a chi, non gliene importa granchè.
E l’America è caduta nel trappolone. Per il solito problema che Obama ha delle esigenze che sono altre rispetto a quelle dell’esercito. Questo accordo non si doveva fare e il Pentagono di sicuro lo ha sconsigliato. Ma c’è bisogno di qualcosa che faccia passare alla storia questa presidenza in modo da risultare meno disastrosa di quella Bush e allora si è andati al massacro. Come al solito adesso ci rimette la popolazione siriana.

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