martedì 13 settembre 2016

Il pizzino di Haftar

The Governments of France, Germany, Italy, Spain, the United Kingdom, and the United States reaffirm their full support for the GNA as Libya's sole executive authority. Libyan forces should unite in fighting Da’esh and other UN-designated terrorist groups. Violence against fellow Libyans undermines Libya’s stability and encourages division. Political agreements, not conflicts, must determine Libya’s future. Creating a unified, capable national security force under GNA authority is Libya's best hope for protecting its resources for the benefit of all its people. We urge peaceful cooperation among Libya's armed forces and immediate efforts to unify into one professional military force. All Libyan forces have a responsibility to serve the entire nation, and to act on behalf of all Libyans. We welcome efforts by partners to encourage all forces to avoid further clashes.
US state dept.

Che obiettivi vi ponete? «Abbiamo già discusso in Parlamento nell’ambito delle commissioni degli investimenti e degli affari esteri e difesa sullo sviluppo delle relazioni italo-libiche. Il socio commerciale numero uno in Europa è l’Italia con cui si possono sviluppare molte attività anche nell’ambito petrolifero. Il trattato di amicizia fra Libia e Italia del 2008 rappresenta un modello da sviluppare. Ma l’Italia è interessata per ora al ruolo di una certa area. Speriamo di vedere presto un possibile ruolo italiano più energico in favore della Libia unificata».
quotidiano.net

Se si è ridotto ad elemosinare un accordo commerciale attraverso il braccio destro di Cangini, vuol dire che non ha altri canali di comunicazione o che comunque questi non gli prestano orecchio.
Haftar capisce un solo linguaggio. Quello delle bombe.
E con quello bisognerebbe parlargli.
Per altro verso però, l'esecutivo sostenuto dagli occidentali è ben lontano dall'essere considerato governo legittimo. Basti pensare che persino il direttore di uno degli ospedali più grandi di Tarhouna, con l'acqua alla gola e alla disperata ricerca di fondi e mezzi, lo ha preso a male parole quando Serraj gli ha portato su un piatto d'argento un paio di milioni di dollari per almeno respirare.
Aspettiamo il prossimo passo del pingue generalone targato Cia.

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